Libri di Emanuele Trevi
L'onda del porto. Un sogno fatto in Asia
di Emanuele Trevi
editore: Neri Pozza
pagine: 176
Sembra che in ogni opera di Emanuele Trevi ci sia la consapevolezza del confine
Viaggi iniziatici. Percorsi, pellegrinaggi, riti e libri
di Emanuele Trevi
editore: Utet
pagine: 115
Nel 1921 Knud Rasmussen si unisce alla V spedizione Thule per studiare la civiltà eschimese, in un viaggio tra i ghiacci sterm
Senza verso. Un'estate a Roma
di Emanuele Trevi
editore: Laterza
pagine: 136
«Il calore e l'umidità ormai avevano preso ad aumentare senza tregua, giorno dopo giorno e notte dopo notte, senza che mai int
I cani del nulla. Una storia vera
di Emanuele Trevi
editore: Einaudi
pagine: 160
È l'ottusa, spudorata tenacia con cui cerca l'attenzione dei padroni a definire il carattere di Gina, «avanzo di canile munici
Due vite
di Emanuele Trevi
editore: Neri Pozza
pagine: 128
«L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità»
Due vite
di Emanuele Trevi
editore: Neri Pozza
pagine: 128
Rocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua infanzia la trascorre in un piccolo
Il popolo di legno
di Emanuele Trevi
editore: Einaudi
pagine: 182
Ha un corpo magro e muscoloso, il talento del predatore e, negli occhi, il potere di soggiogare chi gli sta intorno. Lo chiamano il Topo, fin da quando era bambino. Vive in una Calabria lontana da qualunque realismo geografico. Ha una moglie, Rosa, meraviglioso "mare di carne" mai sfiorato da un'opinione, e un amico: il Delinquente. È proprio il Delinquente, fragile, sottomesso direttore artistico di Tele Radio Sirena, a fornirgli l'occasione per condurre un programma: "Le avventure di Pinocchio il calabrese". Una serie di prediche rivolte al "popolo di legno", che diventano il ritratto dell'umanità stessa, schiacciata dall'idea di colpa e sacrificio, e nonostante tutto incapace di salvarsi.
Il libro della gioia perpetua
di Emanuele Trevi
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 368
C'era una volta il favoloso mondo di Lossiniere, un paese dove non suonano i telefoni e si viaggia in carrozza. Napoli, invece, è un inferno vero di traffico e spazzatura. Uno scrittore, appena arrivato da Roma, scopre che l'evento a cui doveva partecipare è stato annullato all'ultimo minuto. Il viaggio, in apparenza inutile, gli fa conoscere una enigmatica maestra e lo porta all'incontro fortuito con un manoscritto ambientato nel paese di Lossiniere, "Il libro di Clara e Riki," e con il mistero della sua autrice: una bambina di otto anni. Nel Libro regnano la calma interiore, la concentrazione imperturbabile, la forza d'animo necessaria a essere nient'altro che se stessi. Bambini simili a dèi, Clara e Riki sembrano conoscere il segreto della gioia perpetua. Il sovrano istinto dell'attimo libera infatti la loro esistenza dall'obbligo di significare qualcosa agli occhi del prossimo. Ma qual è il potere di queste pagine capaci di riscuotere il protagonista dal torpore e dalla rassegnazione in cui era sprofondato? E chi è la bambina che le ha scritte, come fosse un oracolo in miniatura, un maestro zen di otto anni? Emanuele Trevi conferma in queste pagine la sua capacità di fondere le seduzioni del racconto con l'indagine appassionata e imprevedibile sulle meraviglie e i terrori dell'infanzia, e sulle radici più profonde dell'arte e della creatività.
Qualcosa di scritto
di Emanuele Trevi
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 246
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l'incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l'attrice di "Teorema" fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d'arte, eresia e provocazione. "Qualcosa di scritto" racconta la linea d'ombra di questo contagio e l'inevitabile congedo da esso - un congedo dall'adolescenza e da un'intera epoca; ma racconta anche un'altra vicenda, quella di un'iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in "Petrolio", il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un'interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca - in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
Musica distante
di Trevi Emanuele
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 160
Che cosa può la grande letteratura - quella di Dante e Apuleio, Virginia Woolf e Leopardi, Conrad e Dostoevskij, Melville e Jo