Libri di Enrico Berlinguer
La questione morale. La storica intervista di Eugenio Scalfari
editore: Compagnia editoriale aliberti
pagine: 105
«Roma, 28 luglio 1981
La passione non è finita
di Berlinguer Enrico
editore: Einaudi
Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le batta
Enrico Berlinguer. Un'altra idea del mondo. Antologia (1969-1984)
di Enrico Berlinguer
editore: Editori Riuniti Univ. Press
pagine: 325
Enrico Berlinguer torna d'attualità, oggi, perché voleva cambiare il mondo. E il valore della sua ricerca e della sua azione è tanto più rilevante perché nel cuore dell'Occidente capitalistico ha posto la questione della costruzione di una civiltà più avanzata, oltre il capitalismo, in cui il socialismo si coniughi con la democrazia e l'uguaglianza con la libertà. Ora viviamo in un'altra epoca, ma i problemi di quel mondo che Berlinguer con la sua lotta voleva cambiare restano. Anzi, per molti versi si sono aggravati. Questa antologia olire i maggiori testi (relazioni, articoli, discorsi, interviste) di Berlinguer nel lungo periodo (1969-1984) in cui si trovò alla guida del Partito comunista italiano. Ripercorrendo attraverso la loro lettura il suo non facile cammino alla guida del PCI in un periodo tra i più drammatici e difficili della nostra storia nazionale, si comprende come chiunque voglia misurarsi in Italia e in Europa con il compito, impervio ma necessario, di cambiare la società, da Berlinguer non possa prescindere. E da lui dovrà riprendere il cammino.
Enrico Berlinguer. Una vita migliore
di Enrico Berlinguer
editore: Edizioni Clichy
pagine: 120
"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita". È facile oggi affermare "Berlinguer lo aveva detto". Ma resta il fatto che lo aveva detto davvero. È forse facile anche dire oggi che ci manca. Ci manca anche Pasolini, ci manca Moravia, ci mancano tanti di quegli uomini, e ci manca anche Sandro Pertini, e Tina Anselmi, e Norberto Bobbio. Ci manca quel credere nella politica, quel pensare che non si debba seguire il vento fetido del disincanto e del cinismo volgare, ma che si debba educare e dare l'esempio alla gente alla quale si chiede il voto. Ci manca quella convinzione che la politica sia trasformare in azione delle idee nelle quali si crede fermamente, e non amministrare con furbizia una capacità di incantare la gente con slogan e patti con gli italiani firmati in diretta televisiva. È facile dirlo. Ma provate a pensarci un attimo, e vedrete che questo facile è un facile che dà un calore strano, un conforto bello, un diverso possibile. Anche per questo, quel 13 giugno 1984 a Roma, ai suoi funerali, eravamo così tanti. Anche per questo non piangevamo, ma eravamo commossi e orgogliosi. Anche per questo quel sorriso non riusciamo a dimenticarlo.
Per un nuovo grande compromesso storico
di Enrico Berlinguer
editore: Castelvecchi
pagine: 89
In un lungo intervento, pubblicato in tre parti su "Rinascita" nell'autunno del 1973, Enrico Berlinguer riflette sulla tragica fine della democrazia cilena e introduce nel dibattito politico il concetto di "compromesso storico". Per il segretario del Partito comunista italiano l'unica difesa possibile a una svolta reazionaria anche nel nostro Paese è un'alleanza con la Democrazia cristiana. Un'operazione politica che non è una novità nella storia del Pci, sostiene lo storico Fabio Vander, secondo cui la "svolta di Salerno" di Togliatti e il "compromesso storico" di Berlinguer sono le manifestazioni di una stessa cultura politica. Quella che ha contribuito a "rendere impossibile" l'alternanza fra coalizioni e progetti politici distinti, come dimostrano le ricorrenti "larghe intese".
L'anima della sinistra. Umanesimo, passioni e storia nel carteggio fra un vescovo e il leader del PCI
editore: Eir
pagine: 111
Sono passati quasi trent'anni dallo scambio di lettere tra mons. Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, ed Enrico Berlinguer, segretario del Pci. Trent'anni che sembrano un secolo. Oggi viviamo un tempo radicalmente mutato. Eppure le radici del confronto di allora, così ricco e intenso, hanno ancora linfa. Di fronte a una crisi che in tutta evidenza non è solo economica, si sente drammaticamente il bisogno di una politica carica di senso, di passione, di valori. La politica è poca cosa se non si fonda su un'idea di uomo. E quel dialogo tra un vescovo cattolico entusiasta del Concilio e il leader del più grande partito comunista dell'Occidente ebbe come orizzonte proprio la ricerca di un umanesimo condiviso. Alla distinzione di Papa Giovanni tra "errore" ed "errante", Berlinguer rispose separando l'analisi marxista dalla "filosofia materialistica e ateistica". Né Bettazzi né Berlinguer assunsero una posizione comoda. Le loro parole costituivano una sfida anche nei rispettivi campi. Per questo furono criticati e contestati. E per questo abbiamo deciso di ripubblicarne il carteggio e di discutere nuovamente le loro idee. Sull'individualismo e la società radicale, sulla modernità e la democrazia, sulla libertà e la solidarietà, sulle comuni battaglie per la giustizia che alla fine piegano anche le ideologie. Ci sono pensieri lunghi che ci riguardano. Del resto, senza questa storia originale la sinistra e la politica italiana sarebbero diverse, probabilmente più povere.
La passione non è finita
Scritti, discorsi, interviste (1973-1983)
di Berlinguer Enrico
editore: Einaudi
Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le batta
La conosapevolezza del futuro. L'intervista sul 1984 con Ferdinando Adornato
di Enrico Berlinguer
editore: Aliberti
pagine: 59
Nel dicembre del 1983 "l'Unità" dedica uno speciale, a cura di Ferdinando Adornato, al temuto 1984
La via dell'austerità. Per un nuovo modello di sviluppo
di Enrico Berlinguer
editore: Edizioni dell'Asino
pagine: 74
In due importanti discorsi del 1977, la proposta dell'austerità di Enrico Berlinguer come chiave culturale e politica per costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sobrietà, il superamento delle diseguaglianze e un diverso equilibrio tra Nord e Sud del mondo. Contro il consumismo e un modello produttivo iniquo, l'attualità di una rivendicazione (allora inascoltata) di un diverso rapporto tra economia e qualità della vita, l'originalità e la lungimiranza di una proposta oggi di grande attualità.
La questione morale. La storica intervista di Eugenio Scalfari
editore: Aliberti
pagine: 140
Roma, 28 luglio 1981