Libri di Ernesto Galli Della Loggia
Vite italiane
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 240
In un passato ormai lontano donne e uomini straordinari si sono impegnati per far valere idee e sogni nei luoghi in cui stavan
Insegnare l'Italia. Una proposta per la scuola dell'obbligo
editore: Scholè
pagine: 128
Se la scuola deve servire a formare buoni cittadini, per essere pedagogicamente efficace dovrebbe affrontare soprattutto quegl
Otto vite italiane
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 240
In un passato ormai lontano donne e uomini straordinari si sono impegnati per far valere idee e sogni nei luoghi in cui stavan
Una profezia per l'Italia. Ritorno al sud
editore: Mondadori
pagine: 204
Da quanto tempo non si sente più parlare di «questione meridionale»? Del Sud con i suoi problemi antichi e nuovi, del suo eter
L'aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 240
Grazie non poco alla sua scuola - in particolare grazie alle sue maestre che per prime affrontarono l'ignoranza nazionale - l'
Il tramonto di una nazione. Retroscena della fine
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 344
Ernesto Galli della Loggia ha raccontato negli ultimi vent'anni la crisi dell'Italia in tutte le sue forme: la politica scossa
L'aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 240
Grazie non poco alla sua scuola - in particolare grazie alle sue maestre che per prime affrontarono l'ignoranza nazionale - l'
Speranze d'Italia. Illusioni e realtà nella storia dell'Italia unita
di Ernesto Galli Della Loggia
editore: Il mulino
pagine: 346
Dopo l'autobiografia intellettuale e politica di "Credere, tradire, vivere", Galli della Loggia propone qui il nucleo forte de
Il tramonto di una nazione. Retroscena della fine
di Ernesto Galli della Loggia
editore: Marsilio
pagine: 344
«Una nazione al tramonto è un paese che non riesce più a crescere, che si smaglia e si disunisce, e che consuma una frattura c
Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica
di Ernesto Galli Della Loggia
editore: Il mulino
pagine: 355
In politica come nella vita cambiare idea è inevitabile. E forse anche giusto, in un'epoca come la nostra caratterizzata da mutamenti così profondi e rapidi. In Italia però cambiare orientamento politico, in specie passare da destra a sinistra o viceversa, è sempre stato altamente problematico: chi lo fa si attira l'accusa di essere un trasformista o peggio un voltagabbana e un traditore. Aguzzo e scomodo come sempre, Galli della Loggia racconta come il cambiamento/tradimento è stato vissuto, interpretato e concettualizzato nella storia politica italiana. Poi mette in campo se stesso, ripercorrendo i momenti-chiave della propria esperienza e le molte polemiche che lo hanno coinvolto nei principali passaggi della vicenda ideologica del Paese: uno sguardo severo sulla storia intellettuale e culturale italiana, colta nei suoi inconfessati cambiamenti di fronte, le sue quasi sempre tacite abiure, i suoi pregiudizi, le sue bugie.
L'Italia ha un futuro?
editore: Castelvecchi
pagine: 39
Viviamo un momento in cui si decide se in futuro ci sarà ancora l'Italia, quell'Italia che abbiamo conosciuto, letto, sognato,
Tre giorni nella storia d'Italia
di Ernesto Galli Della Loggia
editore: Il mulino
pagine: 161
Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la storia politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente vittoria elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti individuando il perché di quelle svolte, e redistribuendo volta per volta in maniera non scontata meriti e responsabilità. Così per l'avvento del fascismo, in cui Galli riconosce anche il peso determinante della politica miope e fallimentare della sinistra; così per la vittoria del 1948, che segna la fine della transizione postbellica alla democrazia, con l'emersione maggioritaria di una parte di paese stanco di troppa storia e troppa politica; così infine per la vittoria di Berlusconi, che nell'agonia della Prima Repubblica trae profitto dalle aporie di una transizione affidata alla via giudiziaria di Mani pulite per diventare, pur con tutte le anomalie della sua personale posizione e anzi grazie a quelle, colui che sblocca il sistema politico italiano realizzando il bipolarismo.