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Libri di F. Cuniberto

Il rituale del serpente. Una relazione di viaggio

di Aby Warburg

editore: Adelphi

pagine: 113

«A tenere la conferenza di Kreuzlingen era, dovremmo ricordarlo, un uomo malato, che voleva dimostrare di avere sconfitto la m
12,00

Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà

di Wolfram Eilenberger

editore: Feltrinelli

pagine: 352

È il decennio più buio del Novecento
13,00

Una pietra può soffrire? Piccolo manuale filosofico

di Wolfram Eilenberger

editore: Feltrinelli

pagine: 160

C'è un momento in cui ognuno di noi prova a guardare il mondo con gli occhi di un bambino
15,00

Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà

di Wolfram Eilenberger

editore: Feltrinelli

pagine: 352

È il decennio più buio del Novecento
22,00
19,00

Riconoscimento. Storia di un'idea europea

di Axel Honneth

editore: Feltrinelli

pagine: 192

Axel Honneth è uno dei maggiori filosofi europei e dirige l'Istituto per la ricerca sociale fondato da Max Horkheimer e Theodo
22,00

La fede negli astri. Dall'antichità al Rinascimento

di Fritz Saxl

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 520

Per Saxl, come già per Warburg, l'astrologia (e l'iconografia astrologica) occupa un posto centrale nella storia della tradizione classica, poiché le antiche divinità, travolte come tali dal crollo del paganesimo, sono però sopravvissute nel Medioevo non solo come nomi dei pianeti (o dei giorni della settimana), ma anche come simboli di altrettante "essenze", e del loro influsso sugli uomini e la loro vita. Il cristianesimo non aveva nulla da sostituire all'antico sistema astrologico, con la sua pretesa universalizzante di spiegare e prevedere i destini dell'uomo e il carattere di ognuno: tramandata (ma anche osteggiata) come una sapienza in sé chiusa e coerente, l'astrologia conservò quindi, quasi in un bozzolo, frammenti dell'antica scienza e dell'antica mitologia. Le strade di questa storia, che Saxl ripercorre con dominio delle fonti e delle immagini più disparate, portano da Babilonia al Rinascimento italiano attraverso tappe molteplici, fra cui hanno un posto specialissimo i greci e gli arabi. Passando per luoghi e culture così diversi tra loro, le figure degli dei e delle costellazioni vengono in più d'un modo ripensate, e perfino stravolte, ma restano pur sempre riconoscibili e per così dire "pronte al recupero" fino a comporre per la cultura occidentale un sensibile e ricchissimo deposito di memoria storica.
28,00

La miniatura medievale. Una introduzione

di Otto Pächt

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 270

Prima che Otto Pächt vi si cimentasse con ingegnosa e sensibilissima perizia, si poteva ancora guardare alla miniatura medievale come a un genere artistico minore, da studiare negli stessi modi riservati al suo ascendente ritenuto più illustre, la pittura monumentale ad affresco o su tavola. Ma chi assisté nei tardi anni sessanta al ciclo di lezioni viennesi che è all'origine di questo libro ebbe il privilegio di "ascoltare con gli occhi" - sinestesia intellettuale prediletta da Pächt - una messe di immagini sfolgoranti per tonalità cromatiche e traboccanti di forme decorative, a cui veniva riconosciuto il rango autonomo di arte "maggiore", e con esso il diritto a un accesso metodologico peculiare. La vibrazione di allora si trasmette intatta ai lettori di oggi, davanti a un mondo figurativo che parla finalmente in un linguaggio proprio, quello del manoscritto decorato. Di Bibbie, Evangeliari, Salteri, Lezionari, Apocalissi, Sacramentari, Messali e opere con raffigurazioni didattiche Pächt analizza magistralmente ogni aspetto: le forme e gli stili, la suggestiva ricchezza di iniziali, il vocabolario ornamentale e simbolico, le tendenze espressive, il peso dell'eredità tardoantica e bizantina, il rapporto simbiotico o tensivo tra scrittura e immagine, la funzione della cornice, il conflitto spaziale che si gioca all'interno della pagina. Presentazione di Jonathan J. G. Alexander. Postfazione di Fabrizio Crivello
49,00

Augusto e il potere delle immagini

di Paul Zanker

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 425

Intrecciando storia, archeologia, filologia e analisi delle opere d'arte e letterarie, Zanker ricostruisce qui il progetto, perseguito dell'imperatore Augusto con un geniale uso propagandistico di immagini e simboli, di restituire un'identità politica e morale ai romani, dopo la crisi dell'età tardo repubblicana.
24,00
18,00

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