Libri di F. Fortini
I dolori del giovane Werther
di Johann Wolfgang Goethe
editore: Garzanti
pagine: 160
Romanzo d'amore, o piuttosto del desiderio d'amore, il Werther racconta la passione infelice e tragica del protagonista per l'
Sono altra da quella che immagino. L'ombra e la grazia
di Simone Weil
editore: Bompiani
pagine: 208
Pensieri, aforismi e sentenze: è in forma breve il diario intimo che Simone Weil tenne fra il 1940 e il 1942
La prima radice
di Simone Weil
editore: Se
pagine: 304
"È soprattutto sul bisogno di radicamento che si concentra l'attenzione di Simone Weil, «il bisogno più importante e misconosc
L'ombra e la grazia
di Simone Weil
editore: Se
pagine: 208
«Caro amico, sembra proprio che sia giunto il momento di dirsi addio
La condizione operaia
di Simone Weil
editore: SE
pagine: 320
"Il 4 dicembre del 1934, Simone Weil fu assunta come operaia presso le officine della società elettrica Alsthom di Parigi [
L'ombra e la grazia
di Simone Weil
editore: Se
pagine: 208
«Caro amico, sembra proprio che sia giunto il momento di dirsi addio
L'ombra e la grazia
di Simone Weil
editore: Edizioni di Comunità
pagine: 150
Nel 1942 Simone Weil consegna al filosofo e amico Gustave Thibon una borsa piena di carte, pregandolo di "leggerle e averne cu
Poesie. Testo francese a fronte
di Paul Éluard
editore: La Vita Felice
pagine: 212
È lo stesso Éluard a rivelare le circostanze nelle quali egli scrisse le liriche qui presentate
La prima radice
di Simone Weil
editore: Edizioni di Comunità
pagine: 317
Il nostro tempo ha negato la tensione di ogni uomo verso qualcosa di più grande, e forse di irraggiungibile, sostituendola con
Faust. Testo tedesco a fronte
di Johann Wolfgang Goethe
editore: Mondadori
pagine: 1317
Nella vicenda di Faust, simbolo dell'anima umana lacerata dal conflitto tra bene e male, salvezza e dannazione, si mescolano m
La prima radice
di Simone Weil
editore: Se
pagine: 288
"È soprattutto sul bisogno di radicamento che si concentra l'attenzione di Simone Weil, 'il bisogno più importante e misconosciuto dell'anima umana, e tra i più difficili da definire'. Si è detto che ad esso non corrisponde un bisogno dialetticamente contrario. Il fatto è che il radicamento costituisce il terreno di coltura indispensabile per la soddisfazione degli altri bisogni, cosicché ad essi si oppone non un bisogno correlativo ma la sua negazione, la 'malattia dello sradicamento'. La difficoltà poi a definirlo è anche dovuta al grado elevato di sradicamento a cui la società contemporanea è pervenuta, fino a subirlo come uno stato quasi naturale. L'analisi puntuale dello sradicamento operaio, dello sradicamento contadino e di quello che Simone Weil chiama lo sradicamento geografico, determinato dalla sostituzione dell'idea di nazione a quella di territorio, città, insieme di villaggi, regione, ha lo scopo di rendere evidenti i caratteri della malattia del nostro tempo. Innanzitutto la perdita del senso, nella misura in cui esso si trova assorbito nella ragione di Stato [...] Quindi la distruzione di un rapporto pieno con il tempo e lo spazio, vale a dire con la propria storia e il proprio ambiente naturale; di qui il sentimento di discontinuità, frammentazione, estraneità, e in definitiva la riduzione della vita sociale a pura esteriorità." (Dalla postfazione di Giancarlo Gaeta)