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Libri di F. Sessi

Il veleno di Auschwitz. Il volto e la voce: testimonianze in TV 1963-1986

di Primo Levi

editore: Marsilio

pagine: 51

Da settembre del 1963 a dicembre del 1986 (a pochi mesi dalla morte) Primo Levi, sollecitato da giornalisti e uomini di cultur
15,00

Diario

di Anne Frank

editore: Einaudi

pagine: 388

Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, cu
13,00

Auschwitz spiegato a mia figlia

di Annette Wieviorka

editore: Einaudi

pagine: 82

Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.
10,00

Il ghetto di Varsavia. Diario (1939-1944)

di Mary Berg

editore: Einaudi

pagine: 307

Il 16 maggio 1943 il ghetto di Varsavia veniva raso al suolo, defintivamente; ne rimaneva un cumulo di macerie, ma fu un'illusione dei nazisti pensare di poter distruggere anche il ricordo di quei terribili giorni. Mary Berg aveva lasciato il ghetto qualche mese prima, in attesa di essere scambiata con ufficiali tedeschi prigionieri delle forze alleate; con sé, sotto gli occhi vigili dei nazisti, portò le pagine del suo diario. Quando iniziò a scriverlo, il 10 ottobre 1939, Mary Berg aveva 15 anni e un'incredibile capacità di osservare quegli stessi eventi dai quali si sentiva travolta. La sua attenzione ai fatti storici, tuttavia non impedisce mai l'emergere dei sentimenti o di aspetti della sua vita privata di adolescente. Ne scaturisce un libro che, oltre al suo valore di documento, apre a interrogativi e a risposte di bruciante attualità. Sostenuto da una scrittura scarna e veloce, ricca di partecipazione emotiva e non mai rassegnata al divario che si apriva tra la realtà e le parole per rappresentarla, il diario di Mary Berg, come quello di Anne Frank, è una testimonianza irrinunciabile del nostro tempo.
12,00

Genocidio. Una passione europea

di Georges Bensoussan

editore: Marsilio

pagine: 396

Chi ha reso possibile la formazione intellettuale degli architetti dell'annichilimento? Chi furono i maestri dei medici nazist
21,00

Il diario di Dawid Sierakowiak. Cinque quaderni dal ghetto di Lodz

editore: Einaudi

pagine: 347

Nel 1939 Dawid ha 15 anni. È un ragazzo della buona borghesia di Lodz, frequenta i campi di vacanza dei giovani sionisti, coglie lucidamente tutto quello che avviene intorno a lui. Al contrario del ghetto di Varsavia, su cui esiste un'abbondante documentazione, poco si sapeva del ghetto di Lodz, la cui vita viene ora illuminata da questi taccuini, ritrovati in un archivio dell'Istituto storico ebraico di Varsavia. Dawid parla della vita di tutti i giorni: la ricerca del cibo, il denaro che non vale più niente, i problemi di vestiario, gli affetti, la vita sociale. Né gli sfugge la sinistra abiezione di colui che si è proclamato "imperatore" del ghetto: quel Chiam Rumkowski cui i nazisti hanno delegato l'amministrazione del ghetto stesso.
12,50

I Diari di Anne Frank

di Anne Frank

editore: Einaudi

pagine: 526

Il volume offre la pubblicazione in parallelo delle tre diverse versioni del lavoro diaristico di Anna Frank, consentendo al lettore di confrontare le diverse stesure, le correzioni, le cancellature, l'editing e le censure del padre dell'autrice. Il volume è arricchito inoltre di inediti e da un apparato critico composto da diversi saggi dei curatori olandesi che ricostruiscono, tra l'altro, la storia della famiglia Frank e le traversie del diario. La postfazione del curatore italiano offre una nota sulla ricezione in Italia del diario e sul lavoro di "scrittrice" di Anna.
75,00

Le parole

di Vercors

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 84

Scritto nei mesi immediatamente successivi alla liberazione della Francia appare soltanto nel 1947. Lo spunto viene dalla testimonianza di Georges Duhamel sull'eccidio compiuto dai tedeschi in un piccolo paese. Nascosto nella legnaia della sua casa, il protagonista osserva l'ufficiale tedesco mentre dipinge lo splendido paesaggio della campagna, nel medesimo lasso di tempo i soldati passano per le armi l'intera popolazione e incendiano ogni casa. Il quadro è terminato, lo sterminio consumato e il protagonista, terrorizzato e inorridito, ma anche attratto dalla capacità creatrice del soldato, sente nascere in sé, non chiamate, le parole. E saranno proprio le parole che permetteranno di ridare un senso all'orrore e una possibilità al futuro.
5,16

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