Libri di Fabio Coccetti
L'eminenza grigia. Autobiografia della polvere
di Fabio Coccetti
editore: Quodlibet
pagine: 384
Un celeberrimo mito d'origine ha provato a svilire la polvere, equiparandola a un nulla che siamo stati e al quale ritorneremo. Ma la materia Grigia non cede al discredito e alla diffamazione, e permane. Chiunque abbia a che fare con la polvere sa infatti che essa non compare, piuttosto ricompare: come il rimosso ritorna, identica a se stessa, là dove in fondo è sempre stata. Però, se ogni tentativo di rimuoverla è destinato a fallire e ci limitiamo di fatto, con le nostre grossolane operazioni di pulizia, a rimuoverla, a metterla in movimento per l'ennesima volta, una ragione c'è: la nostra casa è anche la sua casa. Ogni equivoco nasce dalla colpevole rimozione di questa evidenza. Il suo destino, a differenza del nostro, è di restare e, soprattutto, di resistere, sopravvivendo alla disfatta dei nostri sistemi di produzione del senso. Così, fra Bacon, stoviglie da cucina, urne cinerarie, foto di un bob assassino, Duchamp, menti lucide, specchi infranti, Giacometti, Morandi, Parmiggiani, mondi fluttuanti, taccuini magici e arti fantasma, la biografia della Grigia è anche il racconto di una eternità fragile che, con il suo rumore silenzioso, non smetterà mai di interpellarci.
Piena di grazia. Da Bernadette all'industria delle apparizioni
di Fabio Coccetti
editore: Manifestolibri
pagine: 159
Di Lourdes, ancora oggi il più visitato santuario del pianeta, tutti, bene o male, hanno sentito parlare. Meno note, ma avventurose e avvincenti, sono le circostanze per le quali questo paesino sperduto dei Pirenei diventò il prototipo di quel modo di vivere la fede in una dimensione organizzata di massa che ritroviamo in tante manifestazioni religiose della nostra epoca. Ancora meno nota, forse, è la figura di Bernadette Soubirous, la pastorella che proprio a Lourdes, nel 1858, vide per 18 volte la Madonna, riuscendo a calamitare a suo tempo, e per molti anni a seguire, l'attenzione di milioni di persone. Perfino Hollywood le dedicò un film. In queste pagine Bernadette riappare come una icona pop, un simulacro nella società dei simulacri, un contenitore disponibile a essere riempito dei desideri e dei significati di chi lo guarda.