Libri di Federico Maria Sardelli
Vivaldi secondo Vivaldi. Dentro i suoi manoscritti
di Federico Maria Sardelli
editore: Il saggiatore
pagine: 328
Antonio Vivaldi è stato forse il compositore più oggetto di equivoci di lettura e deliberati fraintendimenti tra quelli del su
Lucietta. Organista di Vivaldi
di Federico Maria Sardelli
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 328
In una notte del 1677 la neonata Lucietta viene abbandonata nella «scafetta» dell'Ospedale della Pietà
Il volto di Vivaldi
di Federico Maria Sardelli
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 300
Questo libro è interdisciplinare: parla di pittura, di musica e di storia
L'affare Vivaldi
di Federico Maria Sardelli
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 294
"La storia della riscoperta dei manoscritti di Vivaldi è davvero andata così. Diversamente dalla frase che i romanzieri pongono di solito alla fine del loro lavoro, io devo invece assicurare che i fatti narrati sono realmente accaduti, e solo in pochi casi ho dovuto inventare. La concatenazione degli eventi, per quanto bizzarra possa sembrare, è dovuta alla storia". Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le "Quattro stagioni", ciò è dovuto alle peripezie dimenticate - assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco - che questo romanzo storico rivela. Il Prete Rosso, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria e indebitato fino al collo. I manoscritti con la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Riemersero, seguendo vie accidentate e occulte, grazie al congiungersi dell'avidità di un vescovo salesiano e l'intelligente intuito di due studiosi appassionati, Gentili e Torri, musicologo dell'Università di Torino il primo, e direttore della Biblioteca Nazionale della città il secondo. Ma da questo momento in poi gli autografi del musicista veneziano dovettero passare nuove disavventure. Causa stavolta l'indifferenza dello Stato, l'odiosa idiozia antisemita del regime fascista, l'opportunismo e l'ingratitudine dei nuovi padroni dell'Italia.