Libri di Ferruccio Parazzoli
Tutte le luci accese
di Ferruccio Parazzoli
editore: Bompiani
pagine: 560
Un giudice riceve la visita inaspettata di un ex collega durante le vacanze al mare e diventa riluttante ascoltatore delle sue
Altare della patria. Adesso viene la notte
di Ferruccio Parazzoli
editore: Il saggiatore
pagine: 144
Il Saggiatore lancia la sua nuova collana di narrativa italiana con un libro visionario e perturbante
Inventare il mondo. Teoria e pratica del racconto
di Ferruccio Parazzoli
editore: Garzanti
pagine: 135
Oltre che donarci il piacere del bello, l'arte ci aiuta a conoscere e sperimentare la realtà, a cominciare da noi stessi
Il rito del saluto
di Ferruccio Parazzoli
editore: Bompiani
pagine: 296
Al Nilo Blu, danza del ventre il sabato sera, uno scrittore si rifugia, in una notte di pioggia, per trovare il comune finale dei cinque episodi di un'unica storia, quella dell'addio, in cui ognuno saluta i restanti con un consapevole o inconsapevole rito che rispecchia l'assurdo, la rabbia, l'amore, il disprezzo, il dubbio. Un giovane nobile e squattrinato si arruola tra i garibaldini per andare a vedere come e perché si vada a morire per niente; in una baita sperduta, una bevuta di grappa servirà a scoprire l'esultanza di una selvaggia vecchiaia; un medico, perseguitato dall'odore della speranza, quando è vana, cui si aggrappano i corpi dei pazienti, coltiva un fantomatico progetto nel ricordo della figlia perduta. Una inquietante vecchia zia accoglie, nella sua equivoca villa, provvisori ospiti alla ricerca, prima di scomparire, di quale sia stato il senso della loro vita. Chiude le storie un rito collettivo, una ridda di personaggi impegnati a esorcizzare la loro uscita di scena recitando sul canovaccio dei ricordi e delle occasioni perdute, l'attimo cui la tragedia della vita si volge in commedia.
Amici addio
di Ferruccio Parazzoli
editore: SEM
pagine: 201
La guerra ha lasciato la piccola città sulla collina, il frastuono è passato e anche se le notizie dal fronte ormai lontano ne
Il grande peccatore
di Ferruccio Parazzoli
editore: Bompiani
pagine: 240
Uscito dopo quattro anni dal penitenziario siberiano di Omsk, Fedor Michailovich è un uomo profondamente malato ma assetato di
I demoni
editore: Pequod
pagine: 464
Milano, ora. Un incendio in una delle piazze più importanti della capitale morale d'Italia, quel piazzale Loreto dove fu impiccato Mussolini, mette a nudo il disegno di un'inaspettata e forse decisiva congiura. Chi è Moses, colui che ai congiurati leggeva un Vangelo terribile, più apocrifo degli apocrifi? Chi è il Gobbo, l'edicolante che sembra disporre di un caleidoscopio per vedere tutto? E chi sono, in realtà, i personaggi apparentemente normali e integrati che ruotano come un turbine intorno ai congiurati? E cosa c'entrano le sceneggiature di un notissimo fumettista americano con questa storia? Sotto l'apparenza, emerge l'orrore: un gioco di ruolo vero, condotto attraverso mosse di una crudeltà disumana, dove le pedine sono esseri umani.
Simone Bariona. Il pescatore di Cafarnao
di Ferruccio Parazzoli
editore: Servitium Editrice
pagine: 64
È una "storia" di Simone, figlio di Giovanni (bar Iona, in aramaico), come l'autore l'ha immaginata, al margine dei Vangeli: u
Il mondo è rappresentazione
di Ferruccio Parazzoli
editore: Mondadori
pagine: 379
Euroland è una terra ormai priva di confini, battuta da guerre e cruenti colpi di Stato: un luogo pericoloso, in preda alla violenza e a epidemie di morbi vecchi come l'umanità. Da questo spazio incerto Dio sembra scomparso e, con lui, ogni idea di ordine e finalità del cosmo. Il monaco Brendano fugge dalla propria abbazia in preda a una profonda inquietudine: sentendosi l'insoddisfatto portatore di una verità illusoria, vuole partecipare alla "Festa" del mondo. Si trova così immediatamente coinvolto in una missione straordinaria: mettersi sulle tracce del teatrante Wulferio, istrione in odore di eresia che attraversa i paesi a bordo di Leviatano, un roboante autocarro, fermandosi nelle piazze per mettere in scena delle irriverenti rappresentazioni sacre. È una lunga notte quella che avvolge i protagonisti di questa storia senza tempo, dove capita di imbattersi in costruttori di cattedrali e cannibali solitari, bambine che parlano con gli angeli e infermiere esperte di guerriglia; un mondo in cui la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre viene messa in scena nel parcheggio di un autogrill. Wulferio punta verso Gandersheim, la città della badessa Horoswita, vicina alla morte; deve raggiungerla in tempo per consegnarle un regalo e ricevere in cambio i suoi scandalosi drammi in latino da portare sulla scena. Accanto a lui ci sono la maga Tempestarla e altri bizzarri individui, tra cui lo stesso Brendano, testimone e narratore della vicenda.
Eclisse del Dio unico
di Ferruccio Parazzoli
editore: Il saggiatore
pagine: 153
"Non avrai altri dei di fronte a me" (Esodo 20,3). Oggi quell'Unico Dio si è disciolto come una montagna di ghiaccio. Con questa immagine sconcertante si apre l'inconsueto saggio di Ferruccio Parazzoli, dove il sublime e l'abisso si incrociano. Con l'eclisse del Dio Unico è crollato il pilastro a cui, in obbedienza e in rivolta, stava abbarbicata la cultura occidentale. Muore la rivolta metafisica, muore la tragedia cristiana, la grande creazione artistica nata dopo il Golgotha. L'autore rifugge da quello che definisce il pensiero ordinato del linguaggio debole, frutto dell'odierno nichilismo di massa, della "pappa del niente" di cui si nutre l'uomo contemporaneo, morto alle grandezze di ogni mitologia. La scrittura di Parazzoli è un incalzare di affermazioni demistificanti, di immagini ribaltanti, è la messa in scena di un dramma dove il Vecchio Dio di Abramo è caduto dietro le quinte, ma dove sul palco non è mai comparso quel Dio Padre che Gesù chiamò dalla croce. A capitoli di lucido sconcerto sull'attuale disorientamento dell'uomo occidentale ("Gli sciamani non volano più", la piatta orizzontalità dell'arte contemporanea; "Apologia del rischio", la perduta eroicità di Prometeo), si alternano capitoli visionari ("La tenda gialla", confine tra vita e morte; "Il discorso di Gesù morto", dove la vittima rivendica il proprio vittorioso fallimento). Fino alla chiusa commovente y final de "La cerimonia dell'addio". Un appassionato j'accuse. Prefazione di Vito Mancuso.