Libri di Filippo Pedrocco
Tiepolo
di Filippo Pedrocco
editore: Giunti Editore
pagine: 48
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei più rinomati frescanti del Settecento in Europa: Giambattista Tiepolo (Venezia
Canaletto
di Filippo Pedrocco
editore: Giunti Editore
pagine: 48
La presente pubblicazione è dedicata al maestro del vedutismo: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697-1768)
La pittura della Serenissima. Venezia e i suoi pittori
di Filippo Pedrocco
editore: Electa
pagine: 295
Una poderosa raccolta delle opere dei musei, delle chiese e dei palazzi veneziani, insieme ai capolavori presenti nei musei es
Ca' Rezzonico
editore: Mondadori Electa
pagine: 96
La nuova edizione della guida a una delle più belle dimore veneziane, ampliata in seguito all'apertura del terzo piano dell'ed
Veronese. Opera completa
editore: Mondadori Electa
pagine: 700
Questo volume costituisce l'aggiornamento della monumentale opera di Pignatti
Palazzo Labia a Venezia
editore: Rai Libri
Giandomenico Tiepolo nella chiesa di San Polo
editore: Marsilio
pagine: 15
La decorazione pittorica dell'oratorio del Crocifisso attiguo alla chiesa di San Polo, realizzata tra il 1747 e il 1749, costi
Longhi
di Filippo Pedrocco
editore: Giunti Editore
pagine: 50
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei massimi testimoni della Venezia del Settecento: Pietro Falca, detto Pietro Longhi (Venezia 1702-1785). Un itinerario artistico del pittore, famoso per quei dipinti che propongono garbati e ironici spaccati di vita quotidiana dove cose e persone vengono liricamente osservati e acquistano espressività grazie alle sottigliezze del disegno minuto e dei colori teneri e armonici come pastelli.
Canaletto
di Filippo Pedrocco
editore: Giunti Editore
pagine: 48
La presente pubblicazione è dedicata al maestro del vedutismo: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697-1768). Si dedicò interamente alla veduta, secondo un gusto diffuso a livello europeo. Le sue inquadrature di città, nitide e luminose, i capricci, le vivide scene di vita veneziana, diffuse anche in incisione, gli dettero fama presso un pubblico di colti committenti, soprattutto inglesi, e proprio a Londra ebbe occasione di vivere e lavorare per ben dieci anni.