Libri di Fortunato Mario
Atlante delle città incognite
di Mario Fortunato
editore: Bompiani
pagine: 216
Un uomo sulla sessantina che detesta il suo nome - e ha accettato di malavoglia una reunion a Londra tra vecchi compagni - si
Autobiografia della gaffe
di Mario Fortunato
editore: Neri Pozza
pagine: 160
«A vent'anni si è così poco sé stessi da non poter essere altro
Quelli che ami non muoiono
di Mario Fortunato
editore: Bompiani
pagine: 360
Italo Calvino, Alberto Arbasino, Antonio Tabucchi, Daniele Del Giudice, Alice Munro e un imprevedibile scherzo ai danni del pi
Sud
di Mario Fortunato
editore: Bompiani
pagine: 304
Le famiglie felici non sono interessanti; quelle complicate sì
Tutti i nostri errori. Trent'anni di racconti in un romanzo controvoglia
di Mario Fortunato
editore: Bompiani
pagine: 320
Tutti i nostri errori raccoglie venti racconti che Mario Fortunato ha scritto e riscritto nel corso degli ultimi trent'anni
Noi tre
di Fortunato Mario
editore: Bompiani
pagine: 178
Noi tre è la storia di Pier Vittorio Tondelli, di Filippo Betto e dell'autore di questo romanzo - tre ragazzi che volevano ess
L'arte di perdere peso
di Fortunato Mario
editore: Bompiani
pagine: 219
Quando L'arte di perdere peso uscì alla fine del secolo scorso, un po' dovunque in Europa fu accolto come l'ultimo esempio di
Quelli che ami non muoiono
di Fortunato Mario
editore: Bompiani
pagine: 409
Borges che conosce le persone attraverso le loro mani
L'Italia degli altri
di Mario Fortunato
editore: Neri Pozza
pagine: 259
"In "Etichette", apparso per la prima volta nel 1930, Evelyn Waugh delinea, tra il serio e il faceto, una sorta di casistica d
Certi pomeriggi non passano mai
di Mario Fortunato
editore: Nottetempo
pagine: 47
"Scritta da chi è puntuale fino alla mania, che cosa vuol dire questa frase: "Passerò nel primo pomeriggio"? Qual è il primo pomeriggio, quando comincia, quando finisce?" Un uomo aspetta in casa la persona che ama, ma questa non arriva. Eppure si tratta di una persona puntuale, precisa. I minuti passano, passano le ore. Nell'attesa si disegnano le linee di una passione travolgente e inconsueta. Ma intanto nessuno si fa vivo. Che cosa è accaduto? Se Roland Barthes, nei suoi Frammenti di un discorso amoroso, ha fissato nella figura dell'attesa la fatale identità dell'innamorato, in "Certi pomeriggi non passano mai" Mario Fortunato ne restituisce il racconto vivo e vissuto - quel miscuglio di azioni, pensieri e parole che fa di ogni amante l'essere piú irragionevole ma anche piú lucido, che sia dato conoscere.
I giorni innocenti della guerra
di Fortunato Mario
editore: Bompiani
pagine: 213
Centro Italia, alla vigilia del secondo conflitto mondiale