Libri di Francesco Permunian
Elogio dell'aberrazione
di Francesco Permunian
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 208
Tito Maria Imperiale, meglio noto come el sior Titìn per via della bassa statura, vicecapocronista e firma illustre dell'«Eco
Giorni di collera e di annientamento
di Francesco Permunian
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 176
Il dottor Lunfardo, in arte Don Fifì, sognava di diventare un cantante confidenziale, un crooner alla Bing Crosby
Costellazioni del crepuscolo
di Francesco Permunian
editore: Il saggiatore
pagine: 403
Ogni scrittura nasce da un fantasma primordiale
Plasmabilità artistica del cartone e il suo impiego
editore: Aragno
Ultima favola
di Permunian Francesco
editore: Il saggiatore
pagine: 178
Una vecchia signora ha sintonizzato la sua antenna sull'Aldilà per ascoltare ogni sera i concerti dei defunti; muore il "Carus
La polvere dell'infanzia e altri affanni di gioventù. Frammenti di un fotoromanzo popolare
di Francesco Permunian
editore: Nutrimenti
pagine: 159
Lo sguardo di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della letteratura italiana degli ultimi decenni, questa volta percorre a ritroso il tempo e si concentra sul Polesine dell'infanzia. Un terra uscita stremata dalla guerra, in cui sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e dove piomberà a complicare le cose la storica alluvione del Po. Perfetta fusione tra romanzo e diario, "La polvere dell'infanzia" si distende fra memoria e artificio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente efficace e impietoso della parodia. Ecco dunque sfilare sotto gli occhi del lettore una diabolica donna in cerca di vendetta, o un vecchio filosofo ubriacone che regala perle di saggezza, o la voce commossa di Giambattista Meneghini, che ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas. Ma, come si è detto, protagonista del libro è soprattutto il Polesine, che nel fantastico immaginario di Permunian assume i contorni universali del mondo intero. E così, insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di provincia, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del dopoguerra italiano.
Il gabinetto del dottor Kafka
di Francesco Permunian
editore: Nutrimenti
pagine: 186
Seguendo il filo di una memoria insonne e frammentaria, Francesco Permunian raccoglie in questo suo nuovo libro cose, persone e fatti - reali e immaginari - che da tempo fanno parte del suo circo mentale e visionario, di quel feroce e grottesco ritrarre le vanità della provincia italiana e le beghe delle conventicole letterarie che Permunian pratica dai tempi di Cronaca di un servo felice e che lo colloca tra i grandi autori maledetti e appartati degli ultimi decenni. Ne risulta uno stralunato e violento romanzo-pamphlet intessuto di storie deliranti e paradossali che s'intrecciano al ritmo di una sarabanda: bellissime fanciulle che si accoppiano con il diavolo, madri che piangono nella tomba il destino delle loro figlie, padri bigotti e incestuosi, salme in doppiopetto e baffetti neri, cessi alla turca istoriati da nobili penne, zingareschi banchetti funebri, cene trimalcioniche e suicidi ferroviari. Il tutto raccontato con una lingua spiccia e impassibile, da anatomopatologo dello stile, degna di quell'autentico cannibale letterario qual è considerato l'autore di questo libro impietoso e controcorrente. Come scrive Daniele Giglioli in appendice, "Permunian compie un percorso analogo ma inverso a quello del suo grande antecedente Manganelli: le porte sono spalancate, i demoni percorrono la terra, e tutto lo sforzo consiste nel cercare di rispedirli al loro regno, resistendo alle loro lusinghe".
La casa del sollievo mentale
di Francesco Permunian
editore: Nutrimenti
pagine: 172
È un bibliotecario del lago di Garda il protagonista di "La Casa del Sollievo Mentale", con scene autenticamente hard e noir: sesso di vecchie signore con animali, pie dame che si prostituiscono a fin di bene, balli notturni con bambole di gomma, una zia che parla con la Madonna, marchettari necrofori e ballerine alcolizzate... E poi, orribili segreti familiari nascosti tra le mura di un manicomio di provincia: la Casa del Sollievo Mentale. Storie che rotolano insieme verso un finale cupo nel buio di una soffitta abitata da un vecchio criminale nazista e dalle ombre delle sue vittime. Ma oltre questa sarabanda di fatti più o meno turpi, di personaggi più o meno inetti e spregevoli - medici, confessori, militari, falegnami, donne di carità - si sente scorrere in profondità per tutto il libro - come un vento sotterraneo e infernale - la nostalgia potente per un mondo perduto, per una 'beltà' svanita. Nostalgia usata come un'arma che apre, scalza, mette a nudo tic e manie del nostro basso impero. Una scrittura, quella di Permunian, che conosce tutti i registri del grottesco e del farsesco, riuscendo attraverso la sua vena surreale a gettare uno sguardo acuminato sulla realtà e sull'attualità svelandone gli aspetti più incredibili e corrotti.
Il teatro della neve. Poesie per Mario Giacomelli 1983-1986
di Francesco Permunian
editore: L'Obliquo
pagine: 56
Il principio della malinconia
di Permunian Francesco
editore: Quodlibet
pagine: 67
Sono raccolti in questo volume una serie di appunti e di frammenti autobiografici, scritti dall'autore nel corso degli ultimi