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Libri di G. Olivero

Ascoltare il mondo. Come il suono influenza le nostre vite e il nostro benessere

di Julian Treasure

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 288

Tutti i giorni i suoni influenzano ogni aspetto della nostra esperienza e modificano radicalmente la qualità della nostra vita
26,00

Atlante cromatico della natura. 110 colori dal regno animale, vegetale e minerale

editore: Mondadori Electa

pagine: 290

Questo atlante cromatico del mondo naturale accosta singoli campioni di colore a esempi tratti dal regno animale, vegetale e m
30,00

Mindfulness. Al di là del pensiero, attraverso il pensiero. Nuova edizione ampliata e aggiornata con tredici tracce audio di meditazioni guidate

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 503

La nuova edizione è completamente rivista, aumentata di sei capitoli, arricchita di numerosissime schede e di tredici tracce a
45,00

Quello che vuole la tecnologia

di Kevin Kelly

editore: Codice

pagine: 401

Kevin Kelly appartiene a quella ristretta cerchia di pensatori in grado di cogliere le grandi traiettorie che attraversano la storia, e di svelarne la trama. In "Quello che vuole la tecnologia" Kelly ci racconta come la tecnologia nel suo complesso non sia solo un guazzabuglio di fili e metallo, ma un organismo vivente e in continua evoluzione, con esigenze proprie e tendenze inconsce. Guardando alla nostra realtà attraverso gli occhi di questo sistema ora globale per scoprire "ciò che vuole", Kelly ne traccia la storia, seguendo poi le traiettorie delle principali tecnologie del prossimo futuro per capire dove sia diretto. Perché solo l'ascolto di quello che la tecnologia vuole può preparare noi e i nostri figli alle tecnologie che inevitabilmente verranno, e solo allineando noi stessi con gli imperativi a lungo termine di questo sistema quasi-vivente saremo in grado di godere al meglio dei suoi doni. Una visione fiduciosa e trasparente, che travalica la distinzione tra umano e artificiale, tra scienza e umanesimo. Tra quello che la tecnologia vuole e quello che il genere umano ha sempre sperato per sé.
29,00

Il Museo egizio

di Eleni Vassilika

editore: Allemandi

pagine: 79

"La strada per Menfi e Tebe passa per Torino". Con questa frase il noto "decifratore di geroglifici" Jean-Francois Champollion, chiamato a Torino nel 1824 per catalogare il primo nucleo di reperti della Collezione Drovetti, saluta la fortunata nascita del Museo Egizio di Torino, riconoscendogli lo straordinario primato di essere l'unica istituzione mussale al mondo situata al di fuori dell'Egitto dedicata esclusivamente all'arte e alla cultura egizie. Oggi, a distanza di quasi due secoli, la collezione del Museo delle Antichità Egizie di Torino, seconda solo a quella del Museo del Cairo, continua a incantare i visitatori di ogni età con il fascino di un ricchissimo Statuario, delle importanti raccolte di papiri e delle numerose ed esclusive testimonianze sulla vita quotidiana degli antichi Egizi. Nato dal nucleo di 5.268 reperti, tra cui statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e oggetti di vita quotidiana, venduto nel 1824 dal piemontese Bernardino Drovetti a Carlo Felice di Savoia, il Museo Egizio viene fin da subito allestito nel seicentesco palazzo guariniano di via Accademia delle Scienze. Arricchitosi negli anni grazie agli scavi, agli acquisti, alle donazioni e all'intraprendenza dei tanti appassionati direttori ed egittologi che hanno contribuito alla sua grandezza, custodisce oggi una vastissima e preziosa collezione di cui questo volume presenta un breve ma significativo saggio.
12,90

Le emozioni primordiali. Gli albori della coscienza

di Derek Denton

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 350

Come funziona la coscienza? Scoprire in che modo le strutture cerebrali producano la consapevolezza di sé costituisce probabilmente la massima sfida delle neuroscienze. Denton avanza un'ipotesi nuova su questo tema antico e dibattuto: la coscienza si sarebbe progressivamente manifestata nel corso dell'evoluzione animale sotto forma di "emozioni primordiali", come la fame, la sete, il bisogno d'aria, il desiderio sessuale, cioè quelle forme impellenti di eccitamento che sono altamente funzionali alla sopravvivenza di un organismo, in quanto lo costringono ad agire, talvolta per scongiurare una minaccia alla sua stessa esistenza. L'ipotesi si basa sull'osservazione del comportamento di svariati animali - dagli elefanti che vanno in cerca di sale nelle grotte del Kenya alle tattiche di caccia dei polpi, dalla danza delle api alla capacità dei pesci di sentire dolore - e su studi di neuroimaging effettuati con soggetti umani, i cui risultati rivelano come siano le aree cerebrali ancestrali a rivestire un ruolo dominante nell'organizzazione delle emozioni primordiali. Anche attraverso il confronto delle proprie tesi con quelle di altri illustri scienziati, Denton delinea la teoria secondo cui le emozioni primordiali, oltre a giocare un ruolo primario negli stati di coscienza, costituiscono il fondamento della varietà di sensazioni e sentimenti tipicamente umani.
35,00

L'Armeria reale. La Biblioteca reale

editore: Allemandi

pagine: 79

Creata nel 1833 dal re Carlo Alberto a partire da un primo nucleo di armi antiche provenienti dagli arsenali di corte e arricchitasi nel tempo grazie a numerosi acquisti e acquisizioni, l'Armeria Reale di Torino presenta, oggi come centosettant'anni fa, due schiere di guerrieri coperti d'acciaio che si fronteggiano in un tripudio di armi nella settecentesca, fastosa cornice della Galleria Beaumont. Un museo dedicato alle armi e alle armature nel quale arte e storia si fondono per offrire al visitatore la testimonianza delle vicende dinastiche e lo spettacolo del "fare arte" applicato a oggetti l'uso d'offesa e di difesa, ma anche di parata e di rappresentanza. Sottostante l'Armeria, nel raffinato salone monumentale di stile palagiano situato nella manica di levante del Palazzo Reale, la Biblioteca Reale custodisce gli straordinari capolavori e le rarità bibliografiche e storico/artistiche che ne compongono le raccolte. Nata dalla volontà di Carlo Alberto, che nel 1837 ne affida la custodia e la ricostituzione al bibliotecario Domenico Promis, il carattere museale della Biblioteca Reale viene affermato nel 1898 dall'esposizione di cento disegni di maestri italiani e stranieri, e riaffermato negli anni seguenti grazie alle mostre che hanno fatto conoscere e apprezzare al pubblico i suoi numerosi capolavori.
12,90

George il solitario. La vita e amori di un'icona della sopravvivenza

di Henry Nicholls

editore: Codice

pagine: 220

Le isole Galapagos, "ideale" culla geografica della teoria dell'evoluzione di Darwin, sono l'habitat naturale delle famose tartarughe giganti. Gli scienziati ne hanno individuato più di dieci specie diverse, nove delle quali si sono evolute in totale isolamento. Si pensava che le tartarughe dell'isola di Pinta, quella più a nord, si fossero estinte già nel 1906, ma nel 1971 un biologo scoprì un esemplare maschio che viveva in totale solitudine. George "il solitario", come fu successivamente battezzato, risultò essere l'ultimo esemplare vivente della sua specie, e divenne in breve tempo l'icona mondiale della preservazione della biodiversità. Da allora si sono susseguite ricerche e spedizioni per garantire a George una progenie, con risvolti aneddotici che Nicholls tratta gusto e talento narrativo. Come ha scritto Olivia Judson "non si tratta solo della storia di una tartaruga, ma del racconto di un'icona dell'evoluzione, delle isole Galapagos, e dell'eroico e a volte apparentemente futile processo di conservazione". Henry Nicholls alterna il dato scientifico alla riflessione sull'ecoturismo, il DNA ai combattimenti in mare aperto, la difesa della specie ai "bucanieri" naturalisti che sono approdati negli ultimi trent'anni alle Galapagos, e offre una descrizione del rapporto controverso tra l'uomo e il nostro fragile pianeta.
22,00

Chirurgia del trauma

di A. J. Donovan

editore: Utet

pagine: 292

64,50

Alieni. C'è qualcuno là fuori?

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 251

La Via Lattea contiene qualcosa come 300 miliardi di stelle, ognuna delle quali con un suo sistema planetario
22,00

Il professore sul ring. Perché gli uomini combattono e a noi piace guardarli

di Jonathan Gottschall

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 330

Perché gli uomini combattono? Per scoprirlo, Jonathan Gottschall si immerge in un viaggio nella scienza, nella storia e nella letteratura della violenza, narrandoci di duelli all'alba, di sport al limite del suicidio, di arti marziali, di riti di iniziazione, di pugilato e di molto altro ancora. Quello che scopre è che più una società mette in mostra la propria violenza in contesti regolati, meno la violenza tracima poi davvero nelle strade. Il combattimento, insomma, è una strategia vincente, che ha consentito alla nostra specie di prosperare, stabilire le sue inevitabili gerarchie e minimizzare i rischi di uno scontro reale. Tuttavia, una cosa è scrivere della violenza, ben altra è provarla sulla propria pelle. Ed è proprio questo che ha fatto Gottschall: si è iscritto a un club di "arti marziali miste" ed è finito a fare un vero combattimento "nella gabbia", di quelli con poche regole, se non quella, universale, di abbattere l'avversario. Solo dopo essersi preso la sua dose di botte, quindi, Gottschall si è messo a scrivere questo libro, con ben altra consapevolezza del tema. Il risultato è affine a quello del suo libro precedente, "L'istinto di narrare": una prosa effervescente, ironica, un'erudizione che spazia dalla letteratura al fumetto passando per la biologia evoluzionistica, e un'infinità di storie vere che tengono il lettore incollato alla pagina. Il tutto racchiuso in un quadro concettuale estremamente originale.
23,00

L'istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani

di Jonathan Gottschall

editore: Bollati Boringhieri

pagine: 249

Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. "L'isola che non c'è" è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l'essere umano, lo "storytelling animal". Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell'umanità e basta osservare un bambino nel suo quotidiano gioco del "facciamo finta che" per capire che si tratta di un istinto primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e ha un'idea originale e affascinante per spiegare come si sia sviluppata questa strana abilità. Appoggiandosi, da letterato, alle ricerche più avanzate della biologia e delle neuroscienze, Gottschall evoca i ben tangibili vantaggi del mondo fantastico, e lo fa con il piglio del grande narratore. Raccontando storie, ad esempio, i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune che permette alla società di funzionare col minimo possibile di contrasti; e poi è provato che la letteratura ci cambia, fisicamente e in meglio.
22,00

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