Libri di Jonathan Gottschall
Il lato oscuro delle storie. Come lo storytelling cementa le società e talvolta le distrugge
di Jonathan Gottschall
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 274
L'essere umano è l'animale che racconta storie
L'istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani
di Jonathan Gottschall
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 249
L'uomo passa più tempo immerso in un universo di finzione che nel mondo reale
Il professore sul ring. Perché gli uomini combattono e a noi piace guardarli
di Jonathan Gottschall
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 330
Perché gli uomini combattono? Per scoprirlo, Jonathan Gottschall si immerge in un viaggio nella scienza, nella storia e nella letteratura della violenza, narrandoci di duelli all'alba, di sport al limite del suicidio, di arti marziali, di riti di iniziazione, di pugilato e di molto altro ancora. Quello che scopre è che più una società mette in mostra la propria violenza in contesti regolati, meno la violenza tracima poi davvero nelle strade. Il combattimento, insomma, è una strategia vincente, che ha consentito alla nostra specie di prosperare, stabilire le sue inevitabili gerarchie e minimizzare i rischi di uno scontro reale. Tuttavia, una cosa è scrivere della violenza, ben altra è provarla sulla propria pelle. Ed è proprio questo che ha fatto Gottschall: si è iscritto a un club di "arti marziali miste" ed è finito a fare un vero combattimento "nella gabbia", di quelli con poche regole, se non quella, universale, di abbattere l'avversario. Solo dopo essersi preso la sua dose di botte, quindi, Gottschall si è messo a scrivere questo libro, con ben altra consapevolezza del tema. Il risultato è affine a quello del suo libro precedente, "L'istinto di narrare": una prosa effervescente, ironica, un'erudizione che spazia dalla letteratura al fumetto passando per la biologia evoluzionistica, e un'infinità di storie vere che tengono il lettore incollato alla pagina. Il tutto racchiuso in un quadro concettuale estremamente originale.
L'istinto di narrare. Come le storie ci hanno reso umani
di Jonathan Gottschall
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 249
Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. "L'isola che non c'è" è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l'essere umano, lo "storytelling animal". Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell'umanità e basta osservare un bambino nel suo quotidiano gioco del "facciamo finta che" per capire che si tratta di un istinto primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e ha un'idea originale e affascinante per spiegare come si sia sviluppata questa strana abilità. Appoggiandosi, da letterato, alle ricerche più avanzate della biologia e delle neuroscienze, Gottschall evoca i ben tangibili vantaggi del mondo fantastico, e lo fa con il piglio del grande narratore. Raccontando storie, ad esempio, i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune che permette alla società di funzionare col minimo possibile di contrasti; e poi è provato che la letteratura ci cambia, fisicamente e in meglio.