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Libri di G. Oneto

Cose che succedono la notte

di Peter Cameron

editore: Adelphi

pagine: 241

Questo libro è fatto di buio e di neve
12,00

La storia di un matrimonio

di Andrew Sean Greer

editore: Adelphi

pagine: 224

"Crediamo tutti di conoscere le persone che amiamo": così Pearlie Cook comincia a raccontarci gli incredibili sei mesi che sono stati, per il suo matrimonio, una sorta di inesorabile lastra ai raggi X. Siamo nel 1953, in un quartiere appartato e nebbioso di ex militari ai margini di San Francisco, e tutto nella vita dei Cook parla ancora della guerra: la salute cagionevole di Holland, i ricordi tormentati di lei, le loro abitudini morigerate e un po' grigie. Una vita per il resto normalissima, come sottolinea la voce ammaliante di Pearlie - mentre la sua testa scoppia di pensieri che forse, via via che si disvelano, preferiremmo non ascoltare. Eppure li leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che lei, palesemente, ha intenzione di dirci proprio tutto. Perché, allora, ci sentiamo invadere da un'ansia arcana, da un senso di vertigine e di smarrimento, come davanti a certe atmosfere torve di Edgar Allan Poe? Non solo per il susseguirsi di colpi di scena che ci avvincono a ogni riga sino a condurci all'unico finale davvero imprevedibile. Non solo per l'uomo venuto dal passato, per la lettera che colpisce come un pugno, per i terribili segreti che si dischiudono a uno a uno... Sarà allora per la dolorosa lucidità con cui la narratrice riesce a indagare la distanza che separa ciascuno di noi dagli altri? O perché a ogni pagina ci chiediamo: come fa Pearlie a sapere tutte queste cose - di noi?
12,00

Comincia a far male

di James Lasdun

editore: Fazi

pagine: 260

"Per tre anni si era sentito l'uomo più felice della terra, e il più fortunato: Marie non gli aveva mai chiesto di lasciare la
18,00

La natura dell'amore

di John Burnside

editore: Fazi

pagine: 281

Quando John per la prima volta si accorge che i testi delle canzoni d'amore che passano alla radio hanno un significato, capis
17,50

Viale dei misteri

di John Irving

editore: Rizzoli

pagine: 616

«Quasi tutti i ragazzini della discarica sono credenti; forse perché è necessario credere in qualcosa quando si vedono tante c
22,00

Lettere dall'universo

di Erin Entrada Kelly

editore: Rizzoli

pagine: 250

Virgil Salinas è gracile, timido e insicuro: i suoi genitori lo chiamano Tartaruga perché non esce mai dal suo guscio
16,00

Memorie di un giovane re. Racconti dall'infanzia

di Heinrich Böll

editore: Il Nuovo Melangolo

pagine: 168

6,20

11 settembre. Cosa c'è di vero nelle «teorie del complotto»

di David R. Griffin

editore: Fazi

pagine: 274

Partendo da una posizione di scetticismo sulle cosiddette teorie del complotto riguardo l'11 settembre, l'autore ne vaglia le principali e individua in alcune di esse elementi probanti. Nel 1995 la polizia filippina consegnò agli Stati Uniti le informazioni trovate in un computer di Al Qaeda che descrivevano un piano per dirottare degli aerei e colpire degli obiettivi sensibili. Nel luglio 2001 la CIA e l'FBI erano in possesso di informazioni su un probabile atto terroristico. I capi di governo di diversi paesi avevano informato i servizi americani dell'attacco. L'amministrazione Bush, dunque, sapeva di un attacco terroristico ed ha utilizzato questa consapevolezza per scatenare una guerra, come accadde per l'attacco a Pearl Harbor.
11,00

Eredi della sconfitta

di Kiran Desai

editore: Adelphi

pagine: 391

Tutto comincia con un vecchio giudice che vive in una dimora cadente di Kalimpong, alle falde dell'Himalaya orientale, col suo misero cuoco e una cagnetta, Brac, che del giudice sembra l'unico amore. Ma questo terzetto in apparenza dimesso diventa, con l'arrivo della nipote del giudice, Sai, l'epicentro di un terremoto narrativo: dalla New York degli anni Ottanta, dove il figlio del cuoco lavora in una sfilza di ristoranti mandando al padre notizie sempre più allarmanti sulla sua avventura americana, alla Cambridge d'anteguerra dove il giudice ha frequentato l'università, all'Unione Sovietica, in cui si è interrotto il sogno astronautico del padre di Sai.
19,50

Un giorno questo dolore ti sarà utile

di Peter Cameron

editore: Adelphi

pagine: 206

James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d'altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell'artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un'alternativa all'università ("Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché"), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite - la lettura e la solitudine -, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...
17,50

La morte corre sul fiume

di Davis Grubb

editore: Adelphi

pagine: 259

Anche in assenza di precise notizie, non è difficile immaginare che nella sua carriera di pubblicitario Davis Grubb mai aveva lanciato un prodotto con un accorgimento efficace come quello con cui nel 1953, al suo esordio, presentò Harry Powell alias II Pastore, cioè lo psicopatico più seducente e abominevole che si ricordi: quattro lettere tatuate sulle dita della mano sinistra ("Hate") e quattro su quelle della destra ("Love"). Il resto - e si intende la costruzione di un gotico tutto americano, dove le luci dell'espressionismo proiettano lunghe ombre sul paesaggio spettrale del Midwest - lo ha fatto il film diretto l'anno dopo da Charles Laughton e interpretato da Robert Mitchum: ogni scena sembra girata per imprimersi, come in effetti è avvenuto, nella memoria. Tanto più sorprendente sarà allora tornare al testo d'origine: la storia è qualcosa di più, se possibile, dei fatti che la compongono (e che ruotano intorno a un bottino di cui solo i ragazzini nelle mani del Pastore conoscono il nascondiglio), è un'omelia nera, una lunga e cupa ballata atroce almeno quanto le filastrocche infantili che di tanto in tanto la interrompono, risuonando nel vuoto.
18,00

Il fuggiasco di Xiamen

di Oliver August

editore: Adelphi

pagine: 357

Xiamen è una città sull'omonima isola rocciosa, collegata alla Cina sud-orientale da un'autostrada e due ponti: a una baia "disseminata di imbarcazioni e sfavillii erratici" fa da controcanto un agglomerato industriale fitto di immigrati "irregolari e affamati". Qui per lungo tempo ha spadroneggiato Lai Changxing, il tycoon che prima di diventare "il latitante più ricercato della Cina" è stato il più famoso tra i nuovi ricchi del post-maoismo, di volta in volta definito come un semplice tufei ("bandito", ma non sempre in senso dispregiativo) o come un Robin Hood dispensatore di lavoro. E qui si insedia, alla fine degli anni Novanta, il giovane corrispondente del "Times" Oliver August, per il quale Lai è l'emblema di una Cina con il piede in due staffe, che incoraggia i cittadini "ad agire sempre più liberamente, ma senza garantire che il loro operato rientri nella legalità". L'indagine-inseguimento nei luoghi dell'infanzia e dell'ascesa di Lai diventa allora un impressionante succedersi di "visioni" rivelatrici: l'"obitorio umano" di Beihai è la quintessenza di tutte le aree depresse; e la stessa Xiamen sembra il concentrato di un'interminabile transizione. Una transizione di cui August registra ogni aspetto socio-economico, ma di cui coglie soprattutto il versante grottesco e orrorifico.
24,00

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