Libri di G. Salinas
Favola e segno
di Pedro Salinas
editore: Passigli
pagine: 131
"Favola e segno" esce nel 1931, e dunque si situa dopo le raccolte Presagi e Sicuro azzardo e prima dei due più importanti canzonieri amorosi del poeta, La voce a te dovuta (1933) e Ragioni d'amore. Proprio questa cronologia ne garantisce la posizione 'strategica' all'interno dell'opera di Salinas: un momento di particolare difficoltà, anche biografica - sono gli anni che precedono la guerra civile e l'esilio americano -, come del resto è ben testimoniato dalle stesse lettere dello scrittore a Jorgue Guillén e ad altri amici. Scrive Valerio Nardoni nella prefazione che le poesie, le lettere, persino le conferenze di quegli anni "si modulano tutte sullo stesso basso continuo, indicando, al di là di una non immediata riconoscibilità per uno stile poetico talvolta anche aspro, una poesia fortemente esistenziale, dove l'aggettivo di 'pura', che spesso le si attribuisce, non è da intendersi nel senso letterale di evasione, ma di profondo slancio, desiderio di non perdere il contatto con la propria intimità, che si considera non meno concreta della realtà esteriore e tangibile". E forse proprio la 'precisione', anche concettuale, con cui il poeta scandaglia questa sua intimità, tra la favola che in qualche modo ridisegna il profilo sfuggente delle cose e il segno che invece serve a fissarle nonostante tutto, resta uno degli elementi più importanti e più originali di questa avventura poetica.
Sicuro azzardo
di Pedro Salinas
editore: Passigli
pagine: 151
"Sicuro azzardo" appare nel 1929, ed è la seconda raccolta di Pedro Salinas, uscita a qualche anno di distanza da "Presagios", il suo esordio poetico, che già lo aveva consacrato come uno dei protagonisti della nuova poesia spagnola. La poesia di Salinas procede più per approfondimenti interni che per salti, in una sorta di unico canzoniere, di intimo, amoroso colloquio che sfocerà nelle raccolte degli anni Trenta, "La voz a ti debida" e "Razòn de amor" ed è stato giustamente detto che essa rappresenta una delle forme più originali della poesia amorosa del Novecento.
Presagi. Testo spagnolo a fronte
di Pedro Salinas
editore: Passigli
"Presagios" ("Presagi") è la raccolta d'esordio di Pedro Salinas, pubblicata nel 1923, grazie anche all'incoraggiamento di Juan Ramón Jiménez, che accettò addirittura di dare un ordine alle poesie all'interno del libro. Salinas ammirava molto la poesia di Jiménez, e in particolare di quella "poesia pura" il cui principale manifesto poetico furono le grandi raccolte di Jiménez "Eternità", "Pietra e cielo" e "Diario di poeta e mare", che ebbero un'influenza decisiva sulla formazione poetica di Salinas. Tuttavia la poesia di Salinas, già in questa prima raccolta, è profondamente originale, e già possiede quella continua tensione interna che ne fa ancora oggi una delle esperienze più fertili per la nuova poesia spagnola.
Ragioni d'amore. Testo spagnolo a fronte
di Pedro Salinas
editore: Passigli
pagine: 213
"... La limpida intelligenza dell'azzardo saliniano, sul filo del paradosso completo, come nuova possibilità dell'ignoto di riconoscersi in se stesso e nel poeta - ¡Tan visible está el secreto! -, già con "La voce a te dovuta" (1934), aveva compiuto una prima evidente svolta verso un dialogo sempre più serrato con i visibili segreti dell'amore. Un amore platonico e carnale, assente ed imnprescindibile, ancora un seguro azar ("Sicuro azzardo", la raccolta del 1929, pubblicata in questa stessa collana), ma un amore che comincia a creare, e non più ad interpretare il suo mondo. Ed è precisamente "Ragioni d'amore" (1936) a costituire il definitivo approdo dell'innamorata coscienza poetica al suo eden silenzioso, dove tutte le ragioni e le parole non dette, solo percepite, vibrano internamente della loro imminenza di parola d'amore che crea, nominandolo, il mondo ..." (dalla prefazione di Valerio Nardoni)