Libri di G. Scatasta
Lo Zen e la cultura giapponese
di Taitaro Suzuki Daisetz
editore: Adelphi
pagine: 396
«Suzuki è riuscito a dimostrare che la cultura giapponese e lo Zen sono legati intimamente, cosicché le arti giapponesi, l'att
La guerra nel mondo antico
di Harry Sidebottom
editore: Il mulino
pagine: 189
Si parla comunemente di un'"arte occidentale della guerra" che, nata nella Grecia antica ed evolutasi in età romana, costituirebbe tuttora il tratto distintivo, dal punto di vista militare, della nostra civiltà. Precisando quanto vi è di ideologico e quanto di reale in tale immagine, il volume racconta e discute con vivacità questo stile di combattimento (strategia, formazioni, tattiche), così come trovava espressione nello scontro con nemici orientali o "barbari". Ne emerge il ruolo centrale della guerra nel mondo antico, così come la sua influenza sulla cultura e la società.
Lo zen e la cultura giapponese
di Taitaro Suzuki Daisetz
editore: Adelphi
pagine: 396
Daisetz T. Suzuki, massima autorità giapponese nel campo del buddhismo zen, dà avvio nel 1936 a una serie di conferenze in Inghilterra e in America, cimentandosi nella non facile impresa di illustrare al mondo occidentale la più indecifrabile e sfuggente delle dottrine orientali. E due anni più tardi, dopo aver profondamente rielaborato e perfezionato i testi approntati allo scopo, consegna con questo libro le chiavi di accesso a una mirabile tradizione religiosa, senza la quale sarebbe inconcepibile gran parte della filosofia, dell'arte e della letteratura nipponiche. Fu infatti grazie alla pratica zen del satori - il risveglio o illuminazione - che ogni aspetto della vita giapponese assunse le forme misteriose di un'incessante ricerca del senso ultimo nascosto nell'esistente, di un'arte al servizio del potenziamento spirituale: la filosofia samuraica della spada, la cerimonia del tè, la pittura sumiye, il teatro No e lo haiku sono solo alcune delle vie attraverso cui lo Zen ci invita a una partecipazione etica ed estetica al mondo, percepito nella sua vacuità e impermanenza. Con uno stile in cui convergono lo spirito del monaco, del poeta e del divulgatore, Suzuki ridefinisce l'identità e l'evoluzione storica dello Zen - origini e influenze, scuole e maestri, principi e strumenti -, svelandoci quel vuoto originario in cui i grandi maestri seppero cogliere un barlume di eternità.
L'età degli Stuart. L'Inghilterra dal 1603 al 1714
di Mark Kishlansky
editore: Il mulino
pagine: 468
Tedeschi contro il nazismo. La resistenza in Germania
di Peter Hoffmann
editore: Il mulino
pagine: 208
Questo libro vuole fornire informazioni su un argomento poco conosciuto, quale la Resistenza tedesca a Hitler. Dopo una breve parte introduttiva sulla presa di potere del nazismo, sul suo consolidamento in Germania e l'espansione in Europa, Hoffmann esamina le varie forme di opposizione o dissenso che sopravvissero in Germania negli anni Trenta, dai pochi gruppi clandestini alle organizzazioni religiose che si opposero alle misure antiebraiche e ai programmi di eutanasia. Poi esamina la caratteristica peculiare della Resistenza tedesca, vale a dire il fatto che fu essenzialmente opposizione di alti gradi militari, e si attuò con congiure e progetti di attentati a Hitler, che culminarono in quello mancato del 20 luglio 1944.
Album russo. Una saga familiare tra rivoluzione, guerra civile ed esilio
di Michael Ignatieff
editore: Il mulino
pagine: 228
Storia: politica o cultura? Riflessioni su Ranke e Burckhardt
di Felix Gilbert
editore: Il mulino
pagine: 100
Il dilemma del titolo intende sintetizzare le due anime della ricerca storica incarnate rispettivamente da Ranke nella prima metà dell'800 e da Burckhardt nella generazione successiva. Dopo aver precisato il peso che ebbero la Rivoluzione francese e l'era napoleonica nella formazione di una nuova sensibilità storiografica. Gilbert illustra le principali innovazioni apportate da Ranke: un attento vaglio delle fonti, la ricerca d'archivio, la limitazione dell'indagine alla storia politica. Di opposto orientamento metodologico fu invece Burckhardt, favorevole a una storia come storia della cultura, chiave di volta per interpretare la storia nella sua globalità.