Libri di Garavaglia Valentina
Teatri di confine. Il postdrammatico al carcere di Bollate
di Valentina Garavaglia
editore: Mimesis
pagine: 268
I detenuti non sono persone fuori dalla società, ne hanno fatto parte e ritorneranno a farne parte. La Costituzione italiana prevede il reinserimento sociale di chi ha sbagliato, ha cioè fiducia nella possibilità di cambiamento e di evoluzione degli individui. A tale proposito il teatro in carcere rappresenta una delle espressioni più efficaci di un modello educativo "non formale" che può stimolare il percorso rieducativo nei luoghi di detenzione. Questo volume si propone come sintesi di una delle molteplici esperienze teatrali in Italia, l'attività della cooperativa e.s.t.i.a. al carcere di Bollate, dove da dieci anni è presente una compagnia formata in larga parte da detenuti. Attraverso la drammaturgia, i laboratori, le esperienze e le performances che ivi sono nate, è possibile capire il valore pedagogico del teatro al fine di fronteggiare l'isolamento e la marginalità socioculturale propria dei luoghi di pena e creare un senso di appartenenza e una prospettiva destinati a durare ben oltre la breve parentesi di una messinscena.
Teatro, educazione, società
di Valentina Garavaglia
editore: UTET Università
pagine: 426
A partire dalla seconda metà del Novecento, l'attività teatrale è andata occupando uno spazio via via più importante nell'ambito delle istituzioni sociali, spazio che ha un legame significante con la cultura del nostro tempo. Il teatro nella sua varietà, flessibilità, plasticità ha mostrato infatti di potersi adeguare e contribuire ai nuovi bisogni dell'uomo. Questo studio riflette sul valore del teatro come strumento educativo, terapeutico e culturale e, in particolare, sulle tecniche utilizzate dal laboratorio teatrale, luogo di "costruzione" ed espressione di potenzialità creative e relazionali dell'individuo. Valentina Garavaglia raccoglie i risultati di questo percorso di ricerca, focalizzando l'attenzione soprattutto sull'analisi qualitativa delle tecniche di animazione teatrale che sono destinate a sviluppare competenze personali, senso-motorie, intellettuali, emotive, relazionali, delle persone che vi partecipano. Completa il lavoro una serie di documenti originali e l'elaborazione di un eserciziario ragionato, nel quale sono raccolti, per tipologia, l'insieme degli esercizi e delle tecniche applicate nei differenti contesti di sperimentazione teatrale affrontati. Contribuisce così a definire i contorni di un'esperienza dalle molte sfaccettature quale è quella del teatro nel sociale: una frangia del teatro ufficiale che difficilmente si presta a essere teorizzata e sistematizzata, ma che ha bisogno di essere vissuta per poterne cogliere le dinamiche.