Libri di Gatto
L'adozione del minore
di Alessandra Gatto
editore: La Tribuna
pagine: 250
Questo volume rappresenta una guida autorevole e un importante supporto non solo per i professionisti del settore ma per tutti
Il volo di Angelo
editore: Silvana
pagine: 125
Edito in occasione della Giornata della Memoria, questo volume ripercorre la storia di Angelo Gatto, giovane allievo ufficiale
Tutte le poesie
di Gatto Alfonso
editore: Mondadori
pagine: XLVIII-842
L'opera in versi di Alfonso Gatto, qui interamente riproposta, ha attraversato le avanguardie conservando intatta la vocazione
Il mito di Pietroburgo. Storia, leggenda, poesia
di Ettore Lo Gatto
editore: Feltrinelli
pagine: 290
1703: più di tre secoli fa nasceva Sankt-Piterburg
Le grandi donne del Medioevo. Le personalità femminili più influenti dell'età di mezzo
di Ludovico Gatto
editore: Newton compton
pagine: 480
Regine e imperatrici, religiose e sante, intellettuali e letterate: un viaggio nella storia dei secoli bui alla scoperta delle
I meccanismi dell'odio. Un dialogo sul razzismo e i modi per combatterlo
editore: Mondadori
pagine: 132
In che modo la dimensione digitale amplifica il razzismo? Perché le disuguaglianze sociali, ancora più evidenti dopo la pandem
Il nuovo istituto professionale. Visione, metodo, organizzazione
editore: UTET Università
pagine: 156
La riforma prefigurata dal decreto 61 intende trasformare l'istituto professionale in una "scuola territoriale per l'innovazio
Enciclopedia illustrata dei simboli
di Cecilia Gatto Trocchi
editore: Gremese Editore
pagine: 379
Dal significato originario della parola "symbolon" (che indicava un oggetto diviso tra due persone diverse, destinate a riconoscersi vicendevolmente in base al possesso delle rispettive metà) fino alle moderne interpretazioni, l'universo dei simboli ha accompagnato la storia umana. Che si tratti delle raffigurazioni "primitive" tracciate migliaia di anni fa sulle pareti delle caverne o delle attuali insegne calcistiche, l'uomo ha quotidianamente convissuto con segni, oggetti e forme che rappresentano qualcos'altro, che alludono a realtà o ad oggetti non immediatamente percettibili o visibili. Questo volume intende suggerire ai lettori alcune chiavi di interpretazione essenziali dei più diffusi simboli culturali (quasi un migliaio). Descrivendoli in modo chiaro e divulgativo con riferimenti all'arte, alla letteratura, alla religione e all'antropologia, ne ricostruisce sinteticamente origine, sviluppo, influenze reciproche, valenze metaforiche e iconografiche, affidando l'evocatività delle immagini alle belle tavole grafiche che accompagnano le voci. Senza voler forzare l'"ambiguità" che necessariamente sottende la loro interpretazione (e che in parte spiega il loro fascino), esso fornisce per ciascun simbolo i significati più attendibili, sintetizzando secoli di sedimenti culturali e spirituali.
Glenn Gould. Politica della musica
di Marco Gatto
editore: Rosenberg & sellier
pagine: 157
Glenn Gould è ormai un'icona del Novecento. La sua immagine campeggia ovunque si parli o si discuta di musica, quasi alla stregua di un marchio registrato. Eppure la diffusione del mito rischia di rimuovere la profondità del musicista, così attento alle dinamiche sociali e politiche, addomesticando il suo messaggio di interprete negli stereotipi della società dell'estetizzazione diffusa. L'autore mette al centro della sua riflessione le questioni teoriche e politiche del lascito gouldiano, analizzando le registrazioni e gli scritti saggistici per costruire un discorso organico sulla sua idea di interpretazione musicale, e non manca di riflettere sull'influsso di Gould, soprattutto nelle opere di Edward W. Said sul fronte della critica culturale e di Thomas Bernhard su quello della letteratura. Si delinea il ritratto di un musicista sensibile a un'idea comunitaria di musica, che ha saputo anticipare un futuro in cui l'arte possa essere goduta e capita con l'attenzione necessaria. Gould si è realmente posto il problema della deriva culturale, provando a costruire soluzioni e a sperimentare pratiche di senso. Emerge un'estetica politica, della musica, capace di far uscire la figura dell'artista fuori dai luoghi comuni che deturpano l'immagine di un pianista condannato a essere schiavo del consumismo culturale.
Il gatto in poltrona
La televisione italiana e la penna di un poeta