Libri di Gennaro Sasso
Minimi ricordi. Storici, filosofi, amici
di Gennaro Sasso
editore: Viella
pagine: 236
Questa non è un'autobiografia
Tramonto di un mito. L'idea di «Progresso» tra Ottocento e Novecento
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 232
Tramonto di un mito. L'idea di «Progresso» fra Ottocento e Novecento
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 402
Per invigilare me stesso. I Taccuini di lavoro di Benedetto Croce
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 310
Variazioni sulla storia di una rivista italiana : «La Cultura» (1882-1935)
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 208
La fedeltà e l'esperimento
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 276
L'intervista si sviluppa secondo un percorso tematico. Sasso ricorda come nacquero e crebbero i suoi interessi storici e filosofici; poi la discussione affronta le vicende politiche e le tematiche speculative che animarono la vita intellettuale negli anni d'inizio della sua carriera di studioso: il fascismo, la figura di Giovanni Gentile, la resistenza, il Partito d'Azione. Su questo sfondo si stagliano le figure che furono determinanti nella formazione di Sasso: oltre a Croce e Gentile, il grecista De Sanctis, Carlo Antoni, Chabod e soprattutto il suocero Guido Calogero. Il ricordo della sua personalità intellettuale è l'occasione per discutere e ridefinire i valori di quella cultura laica e liberlasocialista a cui Sasso appartiene.
Niccolò Machiavelli
di Gennaro Sasso
editore: Il Mulino
pagine: 512
Questo volume, che costituisce la terza parte della trattazione, propone una lettura delle Istorie fiorentine volta a rivendicarne l'importanza e il significato per molti versi rivoluzionario. Sono qui analizzate l'interpretazione data da Machiavelli alla caduta dell'impero romano d'Occidente e la sua descrizione dei grandi momenti della storia fiorentina, dall'uccisione di Buondelmonte al tumulto dei Ciompi, all'ascesa e predominio dei Medici.
Tempo, evento, divenire
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 404
Il volume è dedicato a una riflessione su tre dei momenti più significativi su cui i filosofi si sono misurati fin dall'antichità: il tempo, l'evento e il divenire. Su ciascuno di questi temi Sasso conduce una analisi teoretica, che non ignora tuttavia i testi dei grandi filosofi antichi e moderni, da Platone ad Agostino, da Aristotele a Kant, da Hegel a Bergson, Husserl e Heidegger, ma non per esporre storicamente i risultati della speculazione occidentale, quanto per misurarne la tenuta logica, il rigore filosofico. Il risultato è che in merito alla questione dell'esperienza e delle sue forme la filosofia occidentale è sempre giunta a conclusioni contraddittorie. Sasso propone una soluzione diversa, attraverso la critica della metafisica.
Le due Italie di Giovanni Gentile
di Gennaro Sasso
editore: Il mulino
pagine: 592
Perché Gentile aderì al fascismo? A giudizio di Sasso, la scelta di Gentile originava dalla sua idea della storia dell'Italia moderna, in cui il fascismo figurava come il culmine necessario. Sasso compie dunque un esame mirato delle opere di Gentile per far emergere la sua interpretazione della dinamica intellettuale e politica della storia d'Italia, e mostrare la coerenza tra questa visione storica e l'adesione al fascismo.