Libri di Germaine Tillion
Ravensbrück
di Germaine Tillion
editore: Fazi
pagine: 370
Resistente della prima ora, denunciata da un prete cattolico, Germaine Tillion viene arrestata nell'agosto del 1942 e in segui
L'harem e la famiglia
di Germaine Tillion
editore: Medusa Edizioni
pagine: 192
Donna coraggiosa, animata dalla passione del capire: attiva nella resistenza subirà l'arresto e la deportazione a Ravensbrück. Sopravvissuta ai lager, partecipa alle commissioni di inchiesta sui crimini dello stalinismo. Solo a metà degli anni Cinquanta Germaine Tillion potrà tornare alla sua prima passione, a quegli studi etnografici in cui aveva avuto tra i suoi maestri Marcel Mauss e Louis Massignon che l'avevano condotta fin dal 1934 fra i berberi dell'Aurès, nel nord dell'Algeria. Nel 1966 pubblicherà questo libro sulle questioni dell'harem e dei rapporti di parentela nelle culture arabe del nord Africa. Sorretto dal continuo confronto con le tesi di Lévi-Strauss, il libro mette in particolare luce la condizione della donna, tocca la questione del velo, che tanto scalda il dibattito in Occidente, esamina le componenti religiose di queste culture che si affacciano sul Mediterraneo e rivelano insospettati legami culturali con l'Europa.
Alla ricerca del vero e del giusto
di Germaine Tillion
editore: Medusa Edizioni
pagine: 348
Germaine Tillion, grande studiosa delle culture e dell'antropologia, venne deportata a Ravensbrück nel 1942; sopravviverà, e sarà testimone anche degli orrori della Guerra d'Algeria. Nei suoi libri sull'esperienza dell'olocausto oppone al famoso concetto di Hannah Arendt di "banalità del male" quello di "mediocrità", che sembra essere più adatto a definire la natura umana di fronte al male. A lei Tzvetan Todorov ha riservato un capitolo in "Memoria del male, tentazione del bene" e la dedica del libro recita "Per Germaine Tillion, che ha saputo attraversare il male senza prendersi per un'incarnazione del bene", ed è lo stesso Todorov che firma la prefazione di questo libro in cui ha raccolto conversazioni, saggi e altri scritti sparsi della variegata attività della studiosa francese. Alla prefazione di Todorov seguono i capitoli che riuniscono gli interventi della Tillion sulla Resistenza, la deportazione, i totalitarismi, ma anche gli scritti nati dalle ricerche etnografiche in Algeria (che porteranno alla stesura del libro "L'harem e i cugini") e quelli sui problemi relativi alle scienze umane.