Libri di Gillo Dorfles
Paesaggi e personaggi
di Gillo Dorfles
editore: Bompiani
pagine: 320
Un'antologia di appunti e ricordi
Il divenire delle arti
di Gillo Dorfles
editore: Bompiani
pagine: 320
L'uomo oggi si trova sotto il fuoco incrociato delle più diverse e sconcertanti manifestazioni artistiche e delle più contrastanti teorizzazioni estetiche. È per molti difficile trovare in questa situazione un filo conduttore, l'impostazione di un discorso che orienti questa frantumata fenomenologia. Il volume di Dorfles vuol rispondere a un'esigenza di orientamento largamente sentita e costituisce una messa a punto della situazione estetica quale si è configurata nella cultura mondiale nel corso della seconda metà del Novecento.
Massimo Iosa Ghini. Da designer ad architetto. Ediz. italiana e inglese
editore: Compositori
pagine: 197
Il volume illustra le realizzazioni e l'evoluzione professionale di Massimo losa Ghini raccontandone il passaggio graduale da
Lacerti della memoria. Taccuini intermittenti
di Gillo Dorfles
editore: Compositori
pagine: 213
Gillo Dorfles ha attraversato tutta la cultura del Novecento come protagonista, ma anche come osservatore acuto e originale: dagli anni Trenta a oggi ha dialogato a tu per tu con i protagonisti dell'arte e della cultura, da Saba a Toscanini, da Rothko a Gombrich, da Lloyd Wright a Henry Kissinger. Il mondo è il suo palcoscenico; i diari di viaggio, vere e proprie istantanee di persone e di luoghi, rappresentano un documento straordinario, unico per la sua autenticità e per la sua contemporaneità. Questi taccuini raccolgono impressioni che sono anche idee e anticipazioni di fenomeni culturali e politico-sociali che solo ora siamo in grado di comprendere. Un affresco assolutamente inedito che spazia dall'Europa alle Americhe in un arco di tempo che va dagli anni Trenta agli anni Settanta.
Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore
di Gillo Dorfles
editore: Castelvecchi
pagine: 325
Viviamo, volenti o nolenti, in una "civiltà del rumore". Ovviamente, una certa quantità di rumore, di scoria in eccesso, è tipica di qualunque comunicazione, anche sana. Il problema è che oggi la scoria, la prevalenza del corto-circuito massmediatico, ha completamente soppiantato le attività culturali. La moltiplicazione inarrestabile degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali - visive, auditive, tattili - ci fa parlare di Horror Pleni. Un qualche tipo di "rifiuto", seguendo Gillo Dorfles nelle sue esplorazioni sul contemporaneo, nelle sue scorribande tra ambienti, mode, culture, stili di vita? Gli appunti di questo taccuino critico partono dal concetto di bellezza oggi e dai vari linguaggi, dialetti, stili, gesti, per arrivare ai videogames e al pulcino Tamagochi, ai piercing e alla moda della moda, fino all'informazione-spettacolo e alla pornografia.
Arte e comunicazione. Comunicazione e struttura nell'analisi di alcuni linguaggi artistici
di Gillo Dorfles
editore: Mondadori Electa
pagine: 107
"I brevi capitoli che seguono non costituiscono né vogliono costituire una trattazione sistematica d'un problema così compless
Dal significato alle scelte
di Gillo Dorfles
editore: Castelvecchi
pagine: 186
La scelta, la preferenza per un tipo di musica o di arredamento, per una corrente artistica o per uno stile di vita, l'inclinazione per un modo di esprimerci o di comportarci sembrano essere delle costanti della mente umana e della nostra civiltà, che riflettono opzioni culturali e politico-ideologiche talvolta inconsce. Ma che cosa sta alla base di queste scelte? Perché preferiamo questo a quello? Con "Dal significato alle scelte", che incrocia il taglio antropologico con quello sociologico, il decano degli studi di Estetica in Italia cerca di individuare le ragioni - spesso inconsapevoli, spesso imposte dall'iperconsumismo - che ci spingono a considerare preferibile una cosa piuttosto che un'altra. Ma dichiara anche la sua tesi di fondo: prima di manifestare le nostre opzioni, dovremmo sforzarci di comprenderne correttamente e a fondo il contesto, individuarne il significato ed elaborarne il senso più riposto. Solo così saremo davvero autonomi e liberi di scegliere.
Itinerario estetico. Simbolo mito metafora
di Gillo Dorfles
editore: Compositori
pagine: 439
Quest'ultimo libro, in un ordine solo provvisoriamente finitimo, è in realtà "l'Ur-libro" di Dorfles. Il libro che ne contiene le "idee primordiali", se si può dire; che sta alla pianta frondosa, frondosissima, degli altri suoi testi presenti e passati, come l'"Urpflanze" goethiana alla particolare metamorfosi delle piante. Altrove il suo lettore s'inoltrerà nella ricca fogliatura delle indagini critiche fenomenico-fenomenologiche dalla composita ramificazione. Qui si troverà al cospetto non dello "schema", ma (con le stesse parole dell'autore) del "seme" "che già comprende la forma dell'albero"; il "cromosoma che abbraccia i più minuti caratteri ereditari dell'opera". In definitiva, si tratterà non di una sintesi staticamente fissata, ma tipicamente sentita attraverso l'"immissione del tempo", la prospettiva diveniente che è tipica di questo pensatore volta, nondimeno, al recupero genetico dei propri motivi. Quelli, dunque, che partecipano il pensiero teorico di Dorfles al capitolo dell'estetica novecentesca e, più ampiamente, al capitolo dell'estetica moderna, pur senza l'ambizione speculativa della "summa". Se di summa si tratta, essa concerne unicamente la totalità metrica di un percorso, non certo l'universalità in assoluto. (dall'Introduzione)
Kitsch: oggi il kitsch
di Gillo Dorfles
editore: Compositori
pagine: 159
Dopo più di quarant'anni esce un altro libro, che è anche il catalogo della mostra ospitata presso la Triennale di Milano. Il rapporto tra Gillo Dorfles e il kitsch inizia nel 1968, quando pubblicò, presso l'Editore Mazzotta, il primo studio sistematico intorno a un fenomeno estetico e sociale, che è diventato, sempre di più, un imprinting dei nostro tempo. Intorno a questa sorta di grande giostra, non a caso presente in mostra, Dorfles esamina, come se fosse un chirurgo, attento a non sbagliare, ciò che sotto questo nome appare ogni giorno nell'arte, nella vita e soprattutto nei processi di comunicazione. Il suo non è un giudizio aristocratico e pregiudiziale: "è necessario conoscerlo, anche frequentarlo e, perché no, qualche volta utilizzarlo, a patto di non farsi prendere la mano. Perché il "cattivo gusto" è sempre in agguato". Artisti storici, protagonisti dell'arte contemporanea, veri e propri operatori e produttori di kitsch, insieme al grande circo contemporaneo che ci accompagna dovunque e in ogni momento della nostra vita, come se fosse normale essere immersi in questo flusso di immagini, di racconti, di parole. Il tutto con malizia o con una piena e totale intenzionalità, utilizzando il mondo come un grande contenitore di forme e di linguaggi.
Abbecedario
di Gillo Dorfles
editore: Bompiani
pagine: 88
Le lettere dell'alfabeto e i numeri si fanno grande gioco di scoperta e fantasia nelle mani del maestro del pensiero estetico