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Libri di Giorgio Manganelli

52

di Giorgio Manganelli

editore: Balena gobba

pagine: 56

Tratto dalla raccolta Centuria di Giorgio Manganelli, con la postfazione di sua figlia Lietta, questo racconto ci ricorda che
20,00

Incorporei felini

di Giorgio Manganelli

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

pagine: 236

22,00
13,00

Mammifero italiano

di Giorgio Manganelli

editore: Adelphi

pagine: 150

L'aborto, l'amor di patria, Carosello e l'insegnamento del latino, le raccomandazioni e il caso Tortora: su temi come questi Manganelli è intervenuto, nel corso degli anni Settanta e Ottanta, usando un'arma che gli era massimamente congeniale - il "corsivo fulminante". E da quei corsivi sbiechi e solitari emerge un ritratto dell'Italia che oggi più che mai lascia ammirati e scossi per la sua precisione.
15,00

Poesie

di Giorgio Manganelli

editore: Crocetti

pagine: 356

20,00

L'isola pianeta e altri Settentrioni

di Giorgio Manganelli

editore: Adelphi

pagine: 321

Per anni, quando i suoi viaggi erano soprattutto quelli del filobus romano 62, da via Nomentana a piazza San Silvestro, Mangan
17,00

La letteratura come menzogna

di Giorgio Manganelli

editore: Adelphi

pagine: 223

All'apparire di questo saggio, nel 1967, la scena letteraria italiana si presentava piuttosto agitata. Lo spazio era diviso fra i difensori di un establishment che vantava come glorie opere spesso mediocri e i propugnatori della neoavanguardia. Manganelli fu assegnato (e si assegnò egli stesso) a quest'ultimo campo. La sua letteratura rivendicava un'ascendenza più remota e insolente: quella della letteratura assoluta. Una concezione per cui la ricerca del "vero" risultava interessante, in quanto materiale per nutrire una finzione onniavvolgente quale è, nella sua ultima essenza, la letteratura. Questo saggio portava allo scoperto la natura menzognera della letteratura, analizzando autori come Carroll e Stevenson, Nabokov e Dickens, Dumas e Rolfe.
22,00

L'impero romanzesco

di Giorgio Manganelli

editore: Aragno

pagine: 147

12,00

Vita di Samuel Johnson

di Giorgio Manganelli

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

pagine: 76

8,50

Incorporei felini

di Giorgio Manganelli

editore: Edizioni di storia e letteratura

pagine: 148

14,50

La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-1990

di Giorgio Manganelli

editore: Editori Riuniti

pagine: 237

Può apparire un paradosso che uno scrittore apparentemente difficile e antirealistico fosse anche un osservatore acuto della società e del costume italiani, e soprattutto un comunicatore affabile. Un paradosso sancito già in vita dal successo popolare che Manganelli ebbe come elzevirista, e confermato da questa raccolta delle interviste concesse dallo scrittore. Oltre a riflessioni sulla letteratura e sull'attività dello scrittore, Manganelli affronta qui temi di costume, di politica, di vita quotidiana, offrendo ogni volta intuizioni acute e spiazzanti.
15,49

Ti ucciderò, mia capitale

di Giorgio Manganelli

editore: Adelphi

pagine: 372

Avventurandosi in questa silloge di scritti inediti, stesi fra il 1940 e il 1982, chiunque pensasse di conoscere Manganelli dovrà ricredersi, giacché l'intera sua produzione risulta illuminata come da una luce radente - quella che emana da un laboratorio segreto e pieno di sorprese. A partire dal tenebroso racconto che dà il titolo al volume: "M'ero disegnato il suo corpo come una mappa, con vene di strade e arterie di ramblas e avenues carotidee e i crescentes capezzolati e le esedre genitali" leggiamo già inquieti, e non tardiamo a comprendere che si tratta del corpo indifeso e passivo - eppure smisurato e minaccioso - di una donna che dorme. C'è un solo modo per sbarazzarsi di quell'atlante infinito, per evadere dalla casa di carne che lei ha costruito, ci spiega la nitida e allucinata voce narrante: accostarle una rivoltella alla tempia e straziarla: "Ti ucciderò, mia capitale; mio quartiere residenziale; sede del mio deportato governo; mia Stadt; esilio di turbolenti anarchici". E non meno fosca, allarmante è la bellezza degli altri racconti, nutriti di poesia barocca e dei prediletti Swift, Lamb e De Quincey, dove si agitano personaggi-paesaggio vittime di alterazioni dimensionali, visitati da incubi, metamorfosi e apparizioni polimorfiche, attraversati da forze oscure e angosce, assediati da un nulla "popolato di nulla tormentosi" - e capaci di parlarci di verità ultime quasi celebrassero una fastosa e gelida cerimonia verbale.
25,00

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