Libri di Girolamo (san)
Commento ai profeti minori. Sofonia, Aggeo, Abacuc e Giona. Testo latino a fronte
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 405
Una raccolta di testi accessibili al pubblico italiano nella loro integrità
Questioni ebraiche
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 586
Un strumento per l'esegesi e lo studio del pensiero latino e della cultura tardo antica
Gli uomini illustri
di Girolamo (san)
editore: Edb
pagine: 128
Pur essendo nato da una vivace polemica antipagana, il "De viris illustribus" di Gerolamo, composto a Betlemme nella primavera
Opere di Girolamo. Vol. 3: Commento a Isaia.
Commento a Isaia
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 384
Girolamo compone il commento al libro di Isaia tra il 408 e il 410 d
Commento a Sofonia e Naum
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 206
L'esegesi letterale e spirituale del libro biblico, un invito al pentimento. Girolamo compone i commenti a libri biblici di Naum e Sofonia tra il 389 e il 392 dedicando entrambi a Paola, nobile matrona romana, e la figlia Eustochio delle quali era guida spirituale. Il commento a Naum è costituito da un unico libro, introdotto da un breve prologo e privo di conclusione. Com'è abitudine di Girolamo, il libro profetico è analizzato versetto per versetto con una doppia interpretazione, prima secondo un livello storico-letterale e poi spirituale. Quale il messaggio di Girolamo? Ninive è intesa come figura del mondo in cui viviamo e i veri Assiri di cui bisogna avere timore sono i persecutori dei credenti, cioè degli uomini di Chiesa, autentico Israele.Così procede per il commento a Sofonia. Tema dominante del libro è l'annuncio del giorno del Signore, "giorno della collera, giorno del castigo, giorno del giudizio" che si traduce nel testo di Girolamo in un invito al pentimento.
Commenti ad Abacuc e Abadia
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 208
Il Commento ad Abacuc, composto tra il 389 e il 392, è dedicato a Cromazio, vescovo di Aquileia. Girolamo offre una lettura spirituale: Nabucodonosor è il diavolo e i Caldei sono i suoi seguaci, ovvero i demoni o gli eretici. Nel Commento ad Abdia, composto intorno al 396, gli Idumei che aggrediscono gli Israeliti alludono agli eretici che insidiano i credenti e li spingono ad uscire dalla Chiesa. Nei due commenti, seppure in misure diverse, Girolamo ricorre al suo repertorio esegetico consueto che combina letteratura patristica, cultura classica profana e tradizione giudaica.
Gli uomini illustri
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 216
Su invito dell'amico Destro, prefetto del pretorio, nel 393 Girolamo compone il "De viribus illustribus", una raccolta di 135 vite di autori cristiani particolarmente dediti allo studio della Bibbia, dalle origini fino al 393, tra i quali l'autore inserisce anche gli ebrei Filone e Giuseppe e il filosofo pagano Seneca insieme a diversi eretici. L'ultimo medaglione con il quale si conclude la raccolta è dedicato allo stesso Girolamo. Modellata sul "De viribus illustribus" di Svetonio e sul Brutus di Cicerone, l'opera dipende quasi totalmente dalla "Storia Ecclesiastica" e dalla "Cronaca" di Eusebio di Cesarea per i primi 78 medaglioni, mentre si avvale negli altri, come fonte quasi esclusiva, della vasta erudizione dell'Autore. Nei ritratti si forniscono rapide notizie sulla vita e le opere. Attraverso questa galleria di nomi più o meno illustri, Girolamo si propone di confutare le accuse di scarsa levatura culturale che alcuni intellettuali pagani avevano lanciato contro i seguaci di Cristo. Durante il Medioevo il libro ha riscosso uno straordinario successo, divenendo nei secoli una sorta di pietra di paragone di qualsiasi dettato storico di letteratura cristiana e fonte primaria di documentazione nell'ambito della letteratura cristiana antica.
Scritti vari
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 472
Grande erudito e filosofo, santo e Dottore della Chiesa, autore della Vulgata, la migliore versione latina antica dell'Antico Testamento, Girolamo è, dopo Agostino, lo scrittore più produttivo della Chiesa occidentale. Il volume pubblica in edizione latino-italiana una scelta del suo ricchissimo epistolario, l'opera più affascinante della vasta produzione. Indirizzate ad uomini e donne d'Oriente e Occidente, vedove, monaci, senatori, intellettuali che gli scrivevano per le ragioni più varie, queste lettere disegnano un diario spirituale di cinquant'anni vissuti alla ricerca del "solo nostro guadagno che è l'amore che ci unisce in Cristo".
Commento alla Lettera agli Efesini-Commento alla Lettera a Tito
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 344
Nel 386 d.C. Girolamo commenta le quattro Lettere paoline a Filemone, ai Galati, agli Efesini e a Tito, il primo impegnativo lavoro esegetico di una serie vastissima, che coprirà quasi l'intera Sacra Scrittura. Il commento alle ultime due si caratterizza per una grande varietà di approcci al testo: storico, letterale morale, spirituale allegorico. L'indagine di Girolamo si dispiega soprattutto sul piano linguistico: ottimo conoscitore del latino e del greco e discreto conoscitore dell'ebraico, fa continue osservazioni sulla sintassi e la grammatica del testo, sul lessico, sui problemi di traduzione da una lingua all'altra, sulla punteggiatura, sugli errori nella trasmissione dei manoscritti.
Scritti vari
di Girolamo (san)
editore: Città Nuova
pagine: 350
Grande erudito e filosofo, santo e Dottore della Chiesa, autore della Vulgata, la migliore versione latina antica dell'Antico