Libri di Giuliano Da Frè
Ferro, legno e acqua salata. L'ammiraglio Tegetthoff a Lissa
di Giuliano Da Frè
editore: Il Mulino
pagine: 256
«Noi possiamo mettere in linea 24 navi, di cui sei corazzate; ma anche dietro murate di legno pulsano cuori di ferro» Wilhelm
Almanacco navale della Seconda guerra mondiale (1939-1945)
di Giuliano Da Frè
editore: Odoya
pagine: 752
Il 1° settembre 1939, ottant'anni fa, l'attacco tedesco alla Polonia dava il via a quella che in breve tempo sarebbe divenuta
La marina tedesca 1939-1945. Azioni belliche e scelte operative
di Giuliano Da Frè
editore: Odoya
pagine: 593
Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia - che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche - e all'audace applicazione di una "strategia della dispersione" volta a valorizzare l'impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il "branco di lupi" per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali "corazzate tascabili", impiegando armi come le mine magnetiche e lanciando rischiose operazioni contro paesi neutrali ma strategici in vista del confronto con Londra e Parigi. I risultati furono ambivalenti, con alcuni spettacolari successi pagati però a caro prezzo. Prefazione dell'ammiraglio Gianni Vignati.