Libri di Giuseppe A. Borgese
Una costituzione per il mondo
di Giuseppe A. Borgese
editore: Storia e Letteratura
pagine: 128
"Chi pensa che l'uomo è fondamentalmente malvagio e incapace di miglioramento, [...], può onestamente rifiutarsi di meditare su questo Disegno. Ma per tutti gli altri, qualunque sia il loro credo politico e la loro religione, la fede nella civiltà dell'uomo e nella sua perfettibilità deve portarli a prendere sul serio questo problema; esso è uno dei due temi su cui veramente vale la pena di meditare: il tema della pace e quello della morte; i quali poi, a ben vedere, sono in realtà un problema solo". Così scriveva Piero Calamandrei nella sua presentazione ai lettori italiani del "Disegno di Costituzione Mondiale". Da allora a oggi i problemi che reclamano una soluzione sovra-statuale non hanno fatto che aumentare per numero e dimensioni: dalla pace internazionale ai flussi finanziari, dalla dislocazione del lavoro alla questione ecologica, è ormai chiaro che il mondo non potrà rinunciare ancora per molto a un'integrazione giuridica e politica del tipo di quella ideata, all'indomani della seconda guerra mondiale, da Giuseppe Antonio Borgese e dai firmatari del gruppo di Chicago.
Autunno di Costantinopoli
Pagine d'atlante con 16 vecchie stampe
di Borgese Giuseppe A.
editore: Carocci
pagine: 112
Con "Autunno di Costantinopoli" (1929), Giuseppe Antonio Borgese si colloca accanto a quegli autori che, come Chateaubriand e
Atlante americano
di Giuseppe A. Borgese
editore: Vallecchi
pagine: 269
Nel 1931, per sfuggire all'oscurantismo della dittatura mussoliniana, Borgese si imbarca per gli Stati Uniti e trasforma il suo soggiorno in una sorta di auto-esilio, in seguito al rifiuto di giurare fedeltà al Partito nazionale fascista. Negli articoli inviati al "Corriere della Sera", il manifesto entusiasmo per la società statunitense, esternato di fronte a un pubblico addestrato all'antiamericanismo, rappresenta una ferma presa di posizione nei confronti della politica culturale del Regime; tant'è che la pubblicazione del testo, prevista per il 1936, viene impedita dalle autorità. Oggi, dopo un lungo oblio editoriale, si ripropone "Atlante americano".