Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Giuseppe Bonaviri

L'enorme tempo

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 199

Fu Vittorini a seguire passo passo la nascita e la crescita di questo romanzo. E fu Romano Bilenchi a volere per primo che il romanzo venisse pubblicato. "L'enorme tempo" apparve nel 1976. Ferdinando Virdia scrisse: "Il vero protagonista non è tanto il giovane medico narrante se stesso, ma il paese, con le sue case e con la sua luce, con le tracce delle innumerevoli generazioni che vi si sono succedute, con la gente viva e con i morti, con gli ammalati, con i vecchi, con i bambini, con gli animali che vivono insieme tra le medesime mura, con i ricordi delle generazioni che ognuno si porta dentro. Il giovane medico ritrova ogni giorno l'antica favola nella presente realtà, ma nel tempo stesso vi si immerge, la interroga, ne riscopre i segni profondi, i segreti di una umile vita di ogni giorno, la lunga assuefazione al tempo che scorre, l'enorme tempo che attutisce e diluisce drammi ed esistenze, dolori e passioni, fantasie e memorie, nel cuore di un microcosmo-Minèo, che può essere anche lo specchio di un macrocosmo, di quel continente-Sicilia che in altri suoi libri, La contrada degli ulivi, Il fiume di pietra, La divina foresta, L'isola amorosa, Bonaviri evoca in chiavi di mito e di fantasia, ma sempre con un vigile e immediato sentimento della realtà, nelle chiavi, vorrei aggiungere, di una "scienza nuova" che gli può suggerire la sua "favola" di medico.
12,00

Notti sull'altura

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 272

Alla morte del padre, il protagonista-scrittore ritorna al paese natale. Atterrato all'aeroporto di Catania, prende la strada per raggiungere Mineo. E se il territorio attraversato dal narratore quello reale, pure è trasfigurato in un alternarsi di boschi e valli animati da una moltitudine di uccelli e da una vegetazione fitta di erbe e alberi rari. Ecco che allora il viaggio si trasfigura in un pellegrinaggio fantastico: radunatisi sull'altura del castello che sovrasta il paese, amici, parenti, maghi al chiarore della luna si mettono alla ricerca del "tanatouccello" l'umano-animale in cui sono trasmigrati i simulacri del padre. Diviso il territorio in cinque settori, le squadre si mettono al lavoro e su consiglio di alcuni dotti del paese si tenta l'esperimento di innestare un corpo umano, quello del piccolo Diofar, nella corteccia di un albero per stabilire una corrispondenza con l'uccello. Ma l'impresa fallisce mentre la madre del piccolo, Aramea, disperata corre nel bosco sino a dissolversi ai piedi un carrubo.
13,00

La divina foresta

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 181

La pubblicazione della "Divina foresta" (1969) fu propiziata da Giorgio Caproni, con un suo dettagliato parere di lettura: "Una suggestiva historia naturalis ambientata in una remotissima Sicilia agli albori della creazione, è il tema, svolto in chiave tra lucreziana e, al limite opposto, perfino kipliniana, di queste pagine che il lettore, da un capo all'altro, segue con mai rallentato interesse e, diciamolo pure, con innegabile incanto poetico. Protagonista è la vita stessa, o, per meglio dire, è un'entità vivente e "cogitante" dapprima indeterminata nella propria larvale forma e quindi, dopo una breve stagione vissuta vegetalmente, sotto la definitiva specie d'un avvoltoio e precisamente d'un filosofico avvoltoio, che nulla ha in sé della ferocia che il nome evoca ma che anzi è nutritissimo di classica saggezza (la greca in primo luogo) e che a suo modo disegna nell'arco della propria avventura (la perdita della compagna lo spinge, fino all'estenuazione, alla ricerca d'un messaggio iperuranico oltre i confini dell'isola d'oro, oltre gli oceani e addirittura verso l'irraggiungibile luna, in un alternarsi di roventi esaltazioni e di nere ipocondrie che rasentano le più moderne nevrosi) l'arco della nostra umana inquietudine di fronte al nostro stesso esistere e morire".
11,00

L'infinito lunare

di Giuseppe Bonaviri

editore: Bompiani

pagine: 264

Confluiscono in questo volume dieci racconti scaturiti dalla penna di Giuseppe Bonaviri, che dalla memoria autobiografica, dal nostos fantastico prendono avvio per proiettarsi nell'infinito. Fra gli altri, "Martedina" in cui, mal conciliando lavoro e denaro con il guardarsi dentro, col magmatico fluire degli umori, per narcisistico amore di sé votato all'unicità dell'arte, lo scrittore intraprende un viaggio interplanetario su Plutone. Una "commediola buffa" è "Giovanni Verga sulla luna", nella quale agiscono, con Verga e i suoi immortali personaggi, moderni eroi dell'immaginario infantile, un bonario comico americano, bambini, gente comune di tutte le razze, esponenti di una società feroce. Racconti accomunati tutti da un sottile filo rosso, il clima di fiaba, d'onirica, surreale, ironica, inquietante evasione dalla grigia e triste realtà quotidiana.
9,20

Silvinia

di Giuseppe Bonaviri

editore: Bompiani

pagine: 184

Un gruppo di bambine di nazionalità diversa, a Idrisia, paese della Sicilia orientale, trasporta nottetempo bisacce di farina fin dentro il cono di un vulcano spento. Lì, nelle viscere della terra, ci sono i panettieri occupati a impastare il pane fragrante che, all'alba, le fornarine porteranno in ogni angolo delle terre di Idrisia. Bonaviri rievoca così le radici ancestrali della propria memoria siciliana, sviluppando una narrazione cruda e dolente che si dipana nella storia di Silvinia, la più bella e gentile delle fornarine, scomparsa, forse in mare, o forse rapita durante una festa sul litorale. Ma ogni desolazione è comunque riscattata dall'umorismo di Bonaviri, ora ilare e giocoso, ora nero, ma sempre avvolto nella luminosità di una lingua simile a certe nuvole cavalcate, in primavera, da un sole iridescente.
7,50

E il verde ramo oscillò

Fiabe di folli

editore: Manni

pagine: 120

10,33

L'incredibile storia di un cranio

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 146

"L'incredibile storia di un cranio" racconta, fra fantasia e scienza, la storia di una biologa catanese che cerca, insieme a un collega cretese, di fondere un fiore e un volatile. In questo romanzo, si mescolano elementi scientifico-realistici ed elementi fantastici eppure legati ad un modo di vita tradizionale, rurale. Con una nota di Salvatore Silvano Nigro.
9,00

Il sarto della stradalunga

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 173

È la storia di una modesta famiglia artigiana di Mineo, in provincia di Catania, narrata da tre componenti, il padre Pietro, cioè il sarto della stradalunga, sua sorella Pina, il figlio undicenne Peppi. La narrazione si articola in tre parti distinte che si intersecano e si contraddicono, completandosi a vicenda. Il libro riflette la condizione sociale di miseria secolare della Sicilia negli anni Cinquanta, ma lo fa in modo originale, lontano dagli schemi narrativi allora consueti. Mentre la spinta del neorealismo si andava esaurendo si intensificavano i tentativi di percorrere nuove strade, e certamente "l'esperimento"di Bonaviri era tra i più originali.
10,00

Autobiografia in do minore. Racconto di scoordinata sopravvivenza

di Bonaviri Giuseppe

editore: Manni

pagine: 136

Evviva l'altopiano di Camuti che mi vide bambino
14,00

I cavalli lunari

di Giuseppe Bonaviri

editore: Libri Scheiwiller

pagine: 144

Giuseppe Bonaviri ha pubblicato più di trenta opere di prosa e poesia e un volume di saggi ("L'Arenario"). Gli assi portanti della sua opera sono fondamentalmente due: una dimensione picaresca, unita alle perenni memorie di un "epos" familiare e alle tradizioni di una sapienza contadina siciliana o, meglio, mediterranea. Ad essi si aggiunge un interesse biologico-fisico, trasfigurato poeticamente, ma pur sempre attento a un uso personale e originalissimo della terminologia scientifica.
12,50

Il vicolo blu

di Giuseppe Bonaviri

editore: Sellerio Editore Palermo

pagine: 200

Bonaviri ritorna sui luoghi e sui quadri de «Il sarto della strada lunga»: al suo mondo paesano. Se «la vita è una grande nuvola di nebbia», se c'è un nulla che inghiotte e che stringe dappertutto - ed è così certo per la memoria l'unico balsamo è quello di strapparle, vita e memorie, al tempo: proiettarle in una meno violabile dimensione, qual è il mondo magico e materialistico di Bonaviri. Dove la magia dei bambini protagonisti - lui, i suoi fratelli e sorelle - va d'accordo col naturalismo ciclico e immortale dei loro adulti contadini, capaci ancora di comporre una laude per violino sul morire dei capretti che sgozzano, e dei papaveri recisi sul solco dei campi arati.
9,00

Il vento d'argento

di Giuseppe Bonaviri

editore: Gremese Editore

pagine: 96

6,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.