Libri di Giuseppe Bonura
Invito alla lettura di Italo Calvino
di Giuseppe Bonura
editore: Mursia
pagine: 214
La collana propone a quanti si accostano alla letteratura contemporanea un «invito» alla lettura critica dei testi, fornendo g
Il senso di Simenon per la fuga
editore: Medusa Edizioni
pagine: 117
La presente antologia raccoglie saggi di critici e studiosi dell'opera di Georges Simenon come Francis Lacassin (1931-2008) ch
Racconti del giorno e della notte
di Giuseppe Bonura
editore: Hacca
pagine: 276
"Giuseppe Bonura è stato un grande autore di racconti. Per vocazione e per necessità, com'è giusto che sia, perché il Novecento - il secolo al quale Bonura ha voluto conservarsi fedele con furiosa ostinazione - ha metodicamente costretto gli scrittori a misurarsi con i rigori della ferialità e addirittura con le spietatezze del mercato. Altra definizione discutibile, quest'ultima, che tuttavia trova una giustificazione almeno parziale nell'insistenza con cui, negli ultimi anni della sua vita, Bonura ha denunciato lo strapotere del "capitalismo energumeno", in un crescendo di invettive che costituiva in effetti una continua variazione del tema che, fin dall'esordio, gli era parso decisivo: il feroce dissidio che, nell'era industriale e post-industriale, oppone l'individuo alla massa. Era la sua cifra nel tappeto, la sua successione di Fibonacci." (dalla prefazione di Alessandro Zaccuri)
Raccolta differenziata
editore: A & B
pagine: 160
Questo libro nasce da un caso di omonimia, o meglio, di un'omonimia non a caso, visto che gli autori sono due cugini. Stesso nome, stesso cognome: Giuseppe Bonura. Due esistenze diverse che si incrociano quasi per caso dopo trent'anni, accorgendosi di aver prodotto nel frattempo racconti uniti da un misterioso filo rosso fatto di ironia e divertimento, senza però scordare la cattiveria e il dolore della vita. Il risultato è una "Raccolta differenziata", con un pizzico di sana follia. Vicende fra mare e terra, disavventure telefoniche, buchi neri dell'anima nel pavimento di casa, orizzonti aperti fra il nord e il sud di questo Belpaese, l'ossessione dello scrivere, il senso dell'acqua, la capacità di sopravvivere sfruttando l'inerzia della vita. E poi ancora i temi della fortuna e della sfortuna, gli incidenti della vita sentimentale, le puntate grottesche nella incoerenza di chi cambia in continuazione idea, anche 61 volte al minuto. Un pizzico di giallo e una spruzzata di mistero. Insomma un mondo apparentemente senza regole, ma rigoroso nel raccontare come a volte i valori di un'esistenza possono essere diversissimi, eppure uguali.