Libri di Giuseppe Lupo
Breve storia del mio silenzio
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 208
L'infanzia, più che un tempo, è uno spazio
Il pioppo del Sempione
di Giuseppe Lupo
editore: Aboca Edizioni
In una scuola serale a nord di Milano, un giovane professore insegna italiano a una classe di immigrati di diverse nazionalità
Viaggiatori di nuvole
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 240
È l'autunno del 1499 quando il giovane Zosimo Aleppo, stampatore d'origine ebraica, lascia Venezia
Le fabbriche che costruirono l'Italia
di Giuseppe Lupo
editore: Il Sole 24 Ore
pagine: 128
Il libro propone un viaggio nell'immaginario industriale italiano, attraverso alcuni dei luoghi simbolici dai quali è transita
Gli anni del nostro incanto
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 156
Una domenica di aprile, una Vespa, a Milano, negli anni Sessanta: un padre operaio, una madre parrucchiera, un figlio di sei a
Breve storia del mio silenzio
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 208
L'infanzia, più che un tempo, è uno spazio
L'ultima sposa di Palmira
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 174
23 novembre 1980: il terremoto colpisce la Basilicata e la Campania, provocando migliaia di morti, dispersi e senzatetto
Gli anni del nostro incanto
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 156
Una domenica di aprile, una Vespa, a Milano, negli anni Sessanta: un padre operaio, una madre parrucchiera, un figlio di sei a
L'americano di Celenne
di Giuseppe Lupo
editore: Marsilio
pagine: 200
Raccontata da tre voci diverse (un musicista jazz, un medico d'ospizio e un giovane avvocato newyorkese d'origine italiana), q
Civiltà Appennino. L'Italia in verticale tra identità e rappresentazioni
editore: Donzelli
pagine: 140
Spina dorsale del nostro paese, l'Appennino attraversa territori molto diversi tra loro, dalla Calabria silana ai monti lucani
Mosè sull'arca di Noè. Un'idea di letteratura
di Giuseppe Lupo
editore: La scuola
pagine: 126
I libri sono un'arca di Noè: galleggiano sulle onde del tempo, non affondano, ciò che sta a bordo forse si salva. Scriverli - ed è l'idea di letteratura che attraversa queste pagine - è un po' come preservare le storie dalla dispersione, proteggerle dal rischio che vadano perdute, consegnarle a chi verrà. Lo scrittore è Noè: raccoglie gli animali, li colloca nella stiva, si occupa di loro. La letteratura però non si limita a custodire. La navigazione prima o poi termina, l'arca da qualche parte si ferma e il viaggio prosegue a piedi, sulle orme di Mose che ha prestato ascolto a voci di un altrove. Come Mose, lo scrittore cammina dentro una geografia, intuisce la direzione del vento, intravede la terra dove arrivare. Magari non ce la farà a piazzare le tende, ma il popolo che lo segue potrà essere libero.