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Libri di Giuseppe Marcenaro

Passaporti. Un viaggio esoterico

di Giuseppe Marcenaro

editore: Il saggiatore

pagine: 177

Non meno aeree e trasognate dei luoghi fantastici creati da Swift o Rabelais, le città visitate in questo viaggio esoterico ha
23,00

Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie

di Giuseppe Marcenaro

editore: Il saggiatore

pagine: 574

Il mondo non è dei viventi, è delle ombre
32,00

Scarti. Appunti. lettere, scartafacci. Viaggio nel regno dimenticato della letteratura

di Giuseppe Marcenaro

editore: Il saggiatore

pagine: 302

Il libro passato per le mani di Napoleone nei giorni dell'esilio a Sant'Elena, le golosità di cui era ghiotto Leopardi durante
19,00

Una sconosciuta moralità

Quando Verlaine sparò a Rimbaud

di Marcenaro Giuseppe

editore: Bompiani

pagine: 327

Nel 1871, quando il sedicenne Arthur Rimbaud, da Charleville, invia i propri versi a Paul Verlaine, che di anni ne ha ventiset
12,00

Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie

di Giuseppe Marcenaro

editore: Mondadori bruno

pagine: 240

Non luogo per eccellenza, il cimitero è una realtà vitalissima. Per definizione è un territorio "oltre", destinato ad accogliere i defunti che, espurghi dell'esistente, vengono ammucchiati a parte, fuori dal consesso dei viventi. Il cimitero, spazio fisico e mentale dove sono messe in gioco le angosce suscitate dal rimpianto per qualcuno che se rie è andato (o finalmente toltosi dai piedi), è il controtipo lucido e inconscio della più aulica follia umana: la sopravvivenza di se stessi. Nei cimiteri tutto si svolge sotto mentite spoglie, giacché sono soltanto i viventi che conferiscono senso al luogo più inverosimile mai inventato dall'uomo. I morti sono inerti. Possono tuttavia permettersi periodici ritorni nella mente di coloro che stanno ancora fuori dei funebri recinti: vicende che riguardano lembi di esistenza, storie di transiti, di salme, ossa, ceneri, materiali trafficati dai vivi nell'insistenza strenua, quanto inutile, di conferire ordine a quegli strani oggetti, fisici e mentali, che sono l'avanzo dei viventi di ieri. Sotto forma di culto dei morti, nel vacuo fasto delle tombe, gli ancora non estinti tentano di esorcizzare il molesto terrore di non essere più. D'altra parte il cimitero è un affare che riguarda sempre e soltanto chi non vi è ancora andato a finire.
18,00

Genova e le sue storie

di Giuseppe Marcenaro

editore: Mondadori bruno

pagine: 240

Se si deve dar credito a quanti per vie casuali o dirette hanno visto o scoperto Genova, si è indotti a pensare di trovarci davanti a una bellezza originale, a un tempo squillante e ombrosa. Lo splendore esibito viene dai palazzi che, fiancheggianti le strade, conferiscono alla città eleganza e solennità. Il tratto ombroso di Genova appartiene invece ai suoi abitanti, convinti strenuamente che la riservatezza ponga al riparo dalle disavventure della vita. Per questo, seguitando la rotazione delle generazioni, le vicende di chi ha per secoli vissuto a Genova sono sempre state consegnate al riserbo, quando non al segreto. I genovesi sono degli straordinari seppellitori di memorie. Sanno tuttavia che i pettegolezzi, nel volgere del tempo, si trasformano in miti. Questo libro racconta le due divergenze di Genova: il lusso delle dimore e le storie di uomini illustri e meschini, magari filtrate dalla curiosità affettuosa, emotiva o distratta di scrittori stranieri, che il tempo e le loro opere hanno trasformato in clamorosi testimonial delle luci e delle ombre di questa curiosa e controversa "capitale" del sud Europa. Le storie che Giuseppe Marcenaro evoca testimoniano vicende concrete e volatili, intrichi prossimi a un rebus, capaci di dar luogo a un autentico e improprio fervor genoenense.
10,00

Genova e le sue storie

di Giuseppe Marcenaro

editore: Mondadori bruno

pagine: 229

Una guida per perdersi e passeggiare nella città di viaggiatori, grandi poeti e cantanti, ma anche un itinerario mentale attraverso figure, fatti e ombre del passato.
18,00

Fotografia come letteratura

di Giuseppe Marcenaro

editore: Mondadori bruno

pagine: 183

Attraverso una serie di incursioni di grandi scrittori nel mondo della fotografia, l'autore individua una sotterranea lotta tra le due creatività: quella dell'artista che "impressiona" la pagina e quella, ben più misteriosa e complessa, della macchina fotografica che, duplicando il mondo, pretende di imporsi come una autentica forma alternativa alla scrittura. Il rapporto tra i letterati e la fotografia non è mai stato facile. E questo fin dal 1839, da quando, grazie all'invenzione di Daguerre, fu aggiunto un altro mistero al mondo. Con la sua libertà dall'umano, la fotografia reinventa la realtà, proprio come uno scrittore "evoca" uno scenario che si "vede" quale forma dell'immaginario del suo autore.
20,00

Eugenio Montale

di Giuseppe Marcenaro

editore: Mondadori bruno

pagine: 304

Una monografia che ripercorre il cammino biografico e artistico dell'autore, con evidenziate le parole, i titoli, i luoghi, le date chiave; un dizionario che sviluppa in tante voci di approfondimento questi termini-chiave e altri non compresi nella monografia; una bibliografia ragionata. Questa sorta di "ipertesto cartaceo" permette al lettore di accedere a vari livelli alla figura e all'opera dello scrittore, approfondendo le questioni che più lo interessano.
8,27

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