Libri di Giuseppe Sabella
Società aperta e lavoro. La rappresentanza tra ecocrisi e intelligenza artificiale
editore: Cantagalli
pagine: 96
La seconda globalizzazione sta attraversando un momento di cambiamento profondo: l'impatto dell'intelligenza artificiale, i fe
Il Vangelo del lavoro. Etica e persona nel magistero sociale di San Giovanni Paolo II
di Giuseppe Sabella
editore: Cantagalli
pagine: 64
L'autore mette in risalto l'importanza del lavoro nel magistero di Giovanni Paolo II, sottolineandone l'importanza quale esperienza necessaria per un pieno sviluppo umano. L'autore si sofferma poi sui principi cardini dell'etica del lavoro, frutto di un'attenta analisi del pensiero di Giovanni Paolo II, che dovrebbero essere a fondamento del rapporto di lavoro e dell'impresa.
L'altra storia del sindacato. Dal secondo dopoguerra agli anni di Industry 4.0
editore: Rubbettino
pagine: 202
«Un libro anticonformista, un contributo serio per una discussione aperta sul movimento sindacale in cui non prevale la retori
Da Torino a Roma: attacco al sindacato. La crisi dei corpi intermedi e il futuro della rappresentanza
di Giuseppe Sabella
editore: Guerini e associati
pagine: 153
Da Torino a Roma, Renzi come Marchionne. È caso Fiat 2.0: la vicenda ha soltanto cambiato attore protagonista. Mentre il manager italo-canadese offre al Jobs Act e alle riforme di Renzi uno spot che ha risonanza mondiale, il giovane premier tiene sotto scacco i sindacati ancora fermi all'intesa sulla rappresentanza del gennaio 2014. Ma l'accordo generale è rimasto alle firme, non ha avuto alcun seguito attuativo. Ecco perché il governo minaccia oggi una legge sulla rappresentanza, più volte invocata proprio dall'AD di Fiat-Chrysler. L'Italia ha bisogno di un sindacato moderno, non solo per iniziare un nuovo ciclo economico ma anche per controllare i rischi di deriva statalista del nuovo corso renziano. Ma o il sindacato cambia o rischia una lenta estinzione naturale, visto che sia sul versante del lavoro sia su quello dell'impresa prosegue un consistente e silenzioso esodo degli iscritti. Ecco perché l'attacco di Matteo Renzi può coincidere con l'inizio di una nuova stagione della rappresentanza. Nessun governo ha osato tanto negli ultimi 30 anni. Introduzione di Giorgio Squinzi.
Digitale e potere collettivo
editore: Cantagalli
pagine: 144
Digitale è l'economia globale. E collettivo è il potere di sindacati e partiti messo sotto pressione dalla crisi del 2008 e da un nuovo ordine mondiale in fase di assestamento che rischia, proprio per la difficoltà e le incertezze della rappresentanza organizzata, di vedere alterati i principi fondamentali che si sono affermati nelle democrazie avanzate negli ultimi due secoli. Raffaele Bonanni - insieme a Giuseppe Sabella - descrive in queste pagine "con una sorprendente capacità di farsi leggere" (dalla prefazione di Vittorio Feltri) il momento critico che l'Occidente e in particolare il nostro Paese stanno attraversando, anche alla luce dell'affermazione di Matteo Renzi e dell'ultimo ventennio che ha visto protagonista l'ex segretario generale della Cisl. La situazione italiana, come del resto quella europea e globale, vede il potere collettivo di partiti e forze sociali arrancare nei confronti del capitale. Ma è solo la loro riorganizzazione che può generare un equilibrio nuovo per la nostra democrazia. Come diceva, infatti, il grande Alexis de Tocqueville "nulla vi è che la natura umana disperi di raggiungere con l'azione libera del potere collettivo degli individui".