Libri di Gopnik Adam
Il manifesto del rinoceronte. L'avventura del liberalismo
di Adam Gopnik
editore: Guanda
pagine: 288
Nel momento storico attuale parole come populismo, sovranismo, nazionalismo sono diventate altrettanti leitmotiv della vita po
Io, lei, Manhattan
di Adam Gopnik
editore: Guanda
pagine: 314
All'inizio degli anni Ottanta Manhattan non è ancora il fortino inaccessibile che è diventato oggi, ma due giovani appena sbar
L'invenzione dell'inverno
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 269
Nel corso del Settecento, il mondo moderno si è garantito il lusso di poterlo ammirare da dietro un vetro nel tepore di una st
Il sogno di una vita
Lincoln e Darwin
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 265
Il 12 febbraio 1809, a poche ore di distanza, sulle sponde opposte dell'Atlantico nacquero Abraham Lincoln e Charles Darwin
In principio era la tavola
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 348
Non capisco come faccia una giovane coppia a iniziare la vita insieme comprando un divano o un televisore disse una volta a Go
Una casa a New York
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 397
Autunno 2000: dopo cinque anni trascorsi a Parigi per lavoro, Adam Gopnik ritorna con la sua famiglia a New York, la città in
Da Parigi alla luna
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 375
Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", in questa sorta di diario sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque anni tras
Una casa a New York
di Gopnik Adam
editore: Guanda
pagine: 396
Autunno 2000: dopo cinque anni trascorsi a Parigi per lavoro, Adam Gopnik ritorna con la sua famiglia a New York, la città in
Da Parigi alla luna
di Adam Gopnik
editore: Guanda
pagine: 375
Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella "ville lumière" insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale (che si materializza in un invasivo apparato politico-burocratico, oltre che nella perenne tendenza all'astrazione) e la "più splendida civiltà dei luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina intesa come un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con sospetto e attrazione, l'autore di Una casa a New York ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.