Libri di Ingeborg Bachmann
Invocazione all'Orsa maggiore. Testo originale a fronte
di Ingeborg Bachmann
editore: Se
pagine: 211
"Alla parola che celebra se stessa nei riti dell'estetismo, alla «poesia monologica» di un Gottfried Benn, Ingeborg Bachmann o
Diario di guerra
di Ingeborg Bachmann
editore: Adelphi
pagine: 132
"È l'estate più bella della mia vita, e anche se vivessi cent'anni, queste per me rimarranno la primavera e l'estate più belle. Di pace non se ne vede ancora granché, dicono tutti. Ma per me è pace, pace!". Così scrive una Ingeborg Bachmann diciottenne, alla capitolazione del Terzo Reich, nel suo diario del 1945, fortunatamente salvato dall'oblio. Un diario di stupefacente intensità, che testimonia la profonda ripugnanza etico-estetica nei confronti del nazismo, l'euforia per la caduta della tirannide. E che racconta un grande amore, di cui ci rendono partecipi anche le lettere che al monologo della Bachmann fanno qui da contrappunto, scritte dal misterioso Jack Hamesh, giovane soldato britannico ma in realtà ebreo viennese, fuggito nel 1938 in Inghilterra e tornato nell'ex patria da liberatore. Lui le bacia la mano, lei corre ad arrampicarsi in cima a un melo e decide di non lavarsela mai più. Poi ci saranno gli incontri assidui, l'amicizia impetuosa, le conversazioni sugli scrittori amati da entrambi - Mann, Zweig, Hofmannsthal -, le attese, la lontananza, i lunghi silenzi. E le lettere appassionate e dolenti di Jack che dall'età di diciotto anni vaga per il mondo, e solo nella divisa di un esercito straniero ha trovato, fugacemente, un simulacro d'identità - a colei che lo ha lasciato andare via, che non ha voluto chiedergli di restarle accanto. Che cosa gli è rimasto di quel breve ritorno a casa, di quella ragazza affascinante? A noi, di certo, molto...
Il sorriso della Sfinge
di Bachmann Ingeborg
editore: Cronopio
pagine: 110
Nella stessa epoca in cui prendeva forma la sua opera poetica, Ingeborg Bachmann cominciò a scrivere anche dei racconti
Verrà un giorno. Conversazioni romane
di Ingeborg Bachmann
editore: Marietti
pagine: 106
Verrà un giorno costituisce la sceneggiatura del film "Ingeborg Bachmann in Italia" di Gerda Haller
Il libro Franza
di Ingeborg Bachmann
editore: Adelphi
pagine: 377
"Il libro Franza" non è solo un viaggio attraverso una malattia. Cause di morte, tra queste rientrano anche i delitti. Questo è un libro che parla di un delitto. Esso tenta di far conoscere, di ricercare qualcosa che non è scomparso dal mondo. Oggi è soltanto infinitamente più difficile commettere delitti, ecco perché questi delitti sono tanto sublimi che quasi non riusciamo ad accorgercene e a comprenderli, benché vengano commessi ogni giorno nel nostro ambiente, tra i nostri vicini di casa". Queste parole, che non potrebbero essere più chiare, le leggiamo in una delle cinque prefazioni d'autore presenti nella presente edizione del "Libro Franza", dove i materiali radunati e pubblicati per la prima volta nel 1978 vengono sottoposti a un radicale riassetto filologico da cui riaffiorano, tra l'altro, importanti tasselli mancanti nella versione precedente e destinati ad agevolarne la comprensione. In queste pagine postume la grande scrittrice austriaca mette a nudo, dolorosamente, e raggiungendo a tratti il calor bianco della furia e della lucidità, quello che era il presupposto dell'intero ciclo "Cause di morte", avviato con "Molina" e rimasto incompiuto: una catena di delitti invisibili, di "sublimi" assassinii dell'anima, crimini che "avvengono senza spargimento di sangue" e spesso si presentano come atti innocui o addirittura altruistici e disinteressati.
Lettere a Felician
di Bachmann Ingeborg
editore: Nottetempo
pagine: 52
In queste lettere d'amore scritte tra 1945 e il 1946 e mai spedite, Ingeborg Bachmann si rivolge a un "tu" imprecisato, all'"a
Lettere da un'amicizia
editore: EDT
pagine: 312
Hans Werner Henze e Ingeborg Bachmann si incontrano per la prima volta nell'autunno del 1952
Troviamo le parole
Lettere 1948-1973
editore: Nottetempo
pagine: 331
Ingeborg Bachmann e Paul Celan, due fra le più grandi figure letterarie e poetiche del '900, si sono scritti per 19 anni tra a
Il trentesimo anno
di Bachmann Ingeborg
editore: Adelphi
pagine: 195
Giunto al suo trentesimo anno, il protagonista del racconto che dà il titolo a questo libro avverte che sta entrando in una zo
Non conosco mondo migliore. Testo tedesco a fronte
di Ingeborg Bachmann
editore: Guanda
pagine: 294
In questi versi di Ingeborg Bachmann, postumi e pubblicati per la prima volta in Italia, rivivono, come in un caleidoscopico addio alla vita, tutte le migliori e più feconde tensioni della sua poesia, e si combinano in una sorta di viaggio disperatamente lirico che ci proietta ai confini della sua e della nostra esistenza. I testi si accumulano e si raggomitolano intorno a temi ripetuti in maniera ossessiva: la morte, il dolore dell'essere creato, il lutto per la poesia perduta, la critica ai mali della modernità.
Malina
di Ingeborg Bachmann
editore: Adelphi
pagine: 297
"Malina" è la storia di un abnorme triangolo amoroso e di un abnorme assassinio