Libri di Isabella Santacroce
Supernova
di Isabella Santacroce
editore: Mondadori
pagine: 161
Divna, Dorothy e Thomas sono tre ragazzini come tanti, che attraversano l'adolescenza, questa età di passaggio magnifica e terribile, armati dei loro sogni e circondati dai loro fantasmi. La vita, intorno, è dura, il mondo dei grandi si manifesta in tutta la sua inadeguatezza o - peggio - nella sua più depravata voracità. Gli adulti sono affascinati dalla luce che, come stelle appena nate, i tre amici sprigionano: ma faranno di tutto per spegnerla abusando della loro innocenza, del loro stupore, della loro curiosità. Isabella Santacroce ha scritto un romanzo coraggioso e struggente, che trova parole potenti per raccontare un mondo impronunciabile come quello della prostituzione minorile.
Lulù Delacroix
di Santacroce Isabella
editore: Rizzoli
pagine: 467
A Perfect City, dove tutto è ordine, armonia e bellezza, regole severe proibiscono ogni imperfezione
Amorino
di Isabella Santacroce
editore: Bompiani
pagine: 330
Siamo a Minster Lovell, freddo e austero villaggio inglese. E al tempo stesso "paradiso terrestre" del romanticismo nero. Un luogo fatato che è già da solo un romanzo - un luogo, si direbbe, non troppo dissimile dalla brughiera selvaggia delle sorelle Brontë. È il 1911. C'è nebbia. Albertina e Annetta Stevenson, gemelle monozigote, arrivano da Londra per ereditare un cottage vittoriano in seguito alla morte dei genitori, avvenuta sotto circostanze misteriose. Vestono in modo identico, e si mostrano così integerrime, così schive, che il primo ad accoglierle, o forse ad attirarle nella tela di un ragno, sarà uno strano parroco, Padre Amos: le cui parole saranno sin da subito cariche di agghiaccianti sottintesi. E sarà lui ad affidare alle sorelle Stevenson (l'una insegnante di canto, l'altra organista) la gestione del coro della sua chiesa, il coro "Amorino". Più che un semplice coro, un'umanità in miniatura, dove a cantare sono gli abitanti stessi del villaggio, velocemente conquistati dal rigore delle due ragazze. La sensualità, la compostezza, la grazia: quel che appare delle due sorelle è un inganno. Ogni notte, quando l'oscurità scende su Minster Lovell, sul fondo della quiete si odono delle grida spaventose. Chi sono realmente Albertina e Annetta Stevenson? Perché il loro arrivo a Minster Lovell coincide con una serie di inspiegabili accadimenti?
Revolver
di Santacroce Isabella
editore: Mondadori
pagine: 179
Angelica e Veronica non sono soltanto due ragazze "estreme", sbandate, pronte a mettersi in gioco fino all'ultimo
Zoo
di Isabella Santacroce
editore: Fazi
pagine: 124
Chiusi in un mondo a parte, in un recinto domestico che oscilla tra lo Zoo di Tennessee Williams e un set di Ingmar Bergman, tre personaggi senza nome - il padre romantico e fragile, la madre onnipotente e manipolatrice, e la dolce "innocua figlia" non poi così candida - si amano lungo gli anni di un amore malato e claustrofobico, sfidandosi a colpi di seduzioni, ricatti, tentazioni morbose, ambizioni frustrate, fino ad annientarsi l'un l'altro in un rituale di umiliazione, mutilazione, eliminazione prima emotiva e poi carnale. Il romanzo è un monologo ossessivo, un dramma della memoria raccontato dalla figlia che ricorda in un lungo flashback.
Luminal
di Santacroce Isabella
editore: Feltrinelli
pagine: 104
Un romanzo che deborda nel poema emotivo
Fluo
Storie di giovani a Riccione
di Santacroce Isabella
editore: Feltrinelli
pagine: 116
La protagonista di queste storie riccionesi racconta in prima persona di una sua estate trascorsa in un appartamento condiviso
Lovers
di Isabella Santacroce
editore: Mondadori
pagine: 118
Un racconto che parla di amicizia, di amore, della scoperta dell'io e della giovinezza. Una storia che si svolge nel corso di una stagione, la lunga estate di due diciottenni, Elena e Virginia, che dolorosamente imparano lo strazio di crescere. Un romanzo ora lirico, ora aspro, ora morbido ora tagliente, in cui Isabella Santacroce ha concentrato la sua sensibilità di scrittrice.
Luminal
di Isabella Santacroce
editore: Feltrinelli
pagine: 104
Diciottenni, imprendibili, divine, demoniache: Demon e Davi non conoscono limiti; estremiste del sesso, scopano il sesso in persona; uccidono corpi gloriosi per abbracciare le viscere della madre, una Grande Madre in golfino di lana che accende le candeline della torta davanti al televisore. La voce narrante di Demon è il demone di un verbo che stravolge, travisa, trasfigura, perfora la visione; un Verbo numinoso, luminoso, luminal.