Libri di Isidore Lautréamont Ducasse
I canti di Maldoror
di Isidore Lautréamont Ducasse
editore: Feltrinelli
pagine: 224
Insolente e provocatorio, scritto in una prosa dalla potenza lirica, "I canti di Maldoror" è un poema dell'inconscio e un'alle
Maldoror e tutte le poesie
di Lautréamont Ducasse Isidore
editore: Edizioni Clichy
pagine: 280
Isidore Lucien Ducasse (1846-1870), meglio noto come Conte di Lautréamont, fu il primo dei "poeti maledetti", un beat oltre un
I canti di Maldoror-Poesie-Lettere. Con testo francese a fronte
di Isidore Lautréamont Ducasse
editore: Garzanti
pagine: 552
"I canti di Maldoror", tumultuosi e trasgressivi, investono il lettore e lo guidano a forza attraverso i recessi oscuri e le f
I canti di Maldoror
di Isidore Lautréamont Ducasse
editore: Feltrinelli
pagine: 221
Grande e conturbante poema dell'inconscio, allegoria della nascita,forsennato repertorio di sanguinose atrocità, di sadiche efferatezze e di violente e crudeli infrazioni alla "Norma" e ai codici della sinistra società borghese in cui il suo autore si era trovato a vivere, "I canti di Maldoror" sono anche l'esplorazione estrema delle possibilità di una cultura, la radicalizzazione massima delle sue possibilità e delle sue contraddizioni; sono il libro che, più di qualunque altro, può "funzionare" nel senso della progettazione di un'altra cultura e di un'altra civiltà. La dialettica dell'efferatezza, del "Male", della violenza (oltre che, forse, le disavventure editoriali del suo libro) doveva indurre Isidore Ducasse a proporre e a esplorare i termini alternativi della sua impresa. Una vita, un'opera, una vicenda editoriale misteriose che hanno scatenato un lavorio critico, orientato nel senso della filologia o dell'interpretazione psicologica, o della denigrazione e dell'apologia. Considerato di volta in volta un genio malato, uno schizofrenico, un poeta degli strati sotterranei della civiltà, Lautréamont fu riscoperto in particolare dai surrealisti. La sua opera principale è un poema scritto in una prosa di potenza lirica, composto di sei canti che esprimono in un flusso narrativo di modalità allucinate e oniriche la blasfema visione del mondo e la parodistica rivolta contro l'umanità e contro Dio del suo unico personaggio, Maldoror.