Libri di Jamaica Kincaid
Biografia di un vestito
di Jamaica Kincaid
editore: Adelphi
pagine: 45
«E chi era veramente quella bambina? (Allora non lo chiesi perché allora non sapevo chiedere ma lo chiedo adesso)
Autobiografia di mia madre
di Jamaica Kincaid
editore: Adelphi
pagine: 186
Jamaica Kincaid appartiene alla schiera degli autori che, nati alla "periferia dell'impero" (nel suo caso ad Antigua nei Carai
Annie John
di Jamaica Kincaid
editore: Adelphi
«Il genio ha molte sorprese, e una di queste è la geografia» ha scritto Derek Walcott a proposito di Jamaica Kincaid
Vedi adesso allora
di Kincaid Jamaica
editore: Adelphi
pagine: 161
Nel romanzo che segna il suo ritorno dopo dieci anni di silenzio, Jamaica Kincaid, ormai lontana dai Caraibi, ci racconta la s
In fondo al fiume
di Kincaid Jamaica
editore: Adelphi
pagine: 96
Questo libro canterà sul vostro scaffale
Lucy
di Kincaid Jamaica
editore: Adelphi
pagine: 140
Viene da un'isola delle Antille che per i turisti è il fondale di una vacanza da sogno ma che per lei - che già da bambina rif
Un posto piccolo
di Jamaica Kincaid
editore: Adelphi
pagine: 84
Per molti Antigua è soltanto un'isola di spiagge bianchissime accarezzate dagli alisei, una per ciascun giorno dell'anno. Jamaica Kincaid, che ci è nata, ce ne mostra una faccia diversa. E d'improvviso, è come se nello smalto verde-azzurro dei Caraibi si scoprisse una ferita in supporazione, prodotta da politici predatori, interessati solo a perpetuare lo sfruttamento di chi, tanto tempo fa, colonizzò l'isola. Nulla riesce a contenere gli insulti che l'autrice, pur con grande sofferenza, riversa su tutti, turisti compresi. Che il turista sprovveduto sfogli pure le pagine patinate delle solite guide: chi metterà in valigia questo scarno libretto, scorgerà un'altra Antigua.
Mio fratello
di Kincaid Jamaica
editore: Adelphi
pagine: 132
Da un'isola caraibica di fulgida bellezza si può anche fuggire
Autobiografia di mia madre
di Jamaica Kincaid
editore: Adelphi
pagine: 174
Jamaica Kincaid appartiene alla schiera degli autori che, nati alla "periferia dell'impero" (nel suo caso ad Antigua nei Caraibi), hanno immesso nuova linfa nella letteratura di lingua inglese. Questa è una storia di solitudine e risentimento, di insofferenza per la "stanza nera del mondo", che assume il profilo di paesaggi lussureggianti. Le vicende di Xuela, figlia di una madre caraibica e di un padre per metà scozzese e per metà africano, abbandonata insieme a un mucchio di panni sporchi mentre la madre moriva di parto, aprono un variegato itinerario nell'infelicità dove le durezze del mondo si scontrano con un carattere torvo e visionario. E a ogni passo di questo itinerario la vita di Xuela si intreccia con quella della madre non conosciuta.