Libri di James Joyce
Ulisse
di James Joyce
editore: Rizzoli
pagine: 1024
Apparso a puntate a partire dal 1918, e poi in volume nel 1922, "Ulisse" è il romanzo con cui James Joyce riscrive l'antico pe
Dedalus. Ritratto dell'artista da giovane
di James Joyce
editore: Adelphi
pagine: 304
Stephen Dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. Quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di Dublino. Ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualità. Presto però si sente insoddisfatto e quando inizia l'università avverte nuove esigenze estetiche; capisce così di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. Stephen Dedalus si dispone, novello Dedalo, a lasciare l'Irlanda, il suo "labirinto".
Ulisse
di James Joyce
editore: Newton compton
pagine: 864
Il romanzo è la cronaca di un giorno reale, un inno alla cultura e alla saggezza popolare, e il canto di un'umanità rinnovata. L'intera vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore, tra i primi bagliori del mattino del giorno 16 giugno 1904 - data in cui Joyce incontra Nora Barnacle, la futura compagna di una vita, che nel tardo pomeriggio dello stesso giorno lo farà "diventare uomo" - fino alle prime ore della notte della giornata seguente. Il protagonista principale, l'ebreo irlandese Leopold Bloom, non è un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo tollerante, di larghe vedute e grande umanità, sempre attento verso il più debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userà con lui. Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato dalla vita e dalle forze politiche e religiose che lo costringono, Stephen Dedalus - già personaggio principale del libro precedente di Joyce, "Dedalus. Un ritratto dell'artista da giovane" - e Molly Bloom, la moglie dell'ebreo, vera e propria regina del romanzo. "Ulisse" è un romanzo della mente: i suoi monologhi interiori e il flusso di coscienza sono una vera e propria versione moderna dei soliloqui amletici. Si insinuano gradualmente nelle trame dell'opera, fino a dissolvere ogni limite tra narrazione realistico-naturalista e impressione grafica del pensiero vagante.
Epiphanies-Epifanie
di James Joyce
editore: Clinamen
pagine: 106
Tra il 1900 e il 1904 Joyce compose una serie di brevi brani che andava raccogliendo sotto il nome di "epifanie". Le prose giunte fino a noi si distinguono per una varietà di contenuti, di toni e di modalità di scrittura. Le "epifanie" sono talvolta carpite dal vivo della trivialità o della banalità quotidiane, in altri casi si tratta della resa letteraria di sogni o di visioni, o ancora di momenti lirici, patetici o drammatici. I 40 brani delle "epifanie" vengono pubblicati nel presente volume in lingua originale, accompagnati da una nuova traduzione italia condotta da Carlo Avolio, e da un apparato critico che consente al lettore di collocarli agevolmente nel quadro complessivo e articolato della produzione narrativa di Joyce.
Ulisse
di James Joyce
editore: Einaudi
pagine: 998
"L''Ulisse' è un libro scritto da qualcuno che doveva diventare tenore (Joyce quando abitava a Trieste), uno che aveva imparato a trasmettere sulla pagina ciò che i musicisti chiamano 'orecchio interno', al di là del senso oggettivo delle parole. In effetti, se facessimo il calcolo di quante cantate spuntano nell''Ulisse' ogni poche pagine, vedremmo un ventaglio di citazioni canterine che sono la spina dorsale joyciana per scavalcare tutti i discorsi e intendersi con diversi richiami musicali: dall'opera lirica alla filastrocca oscena, da un canto gregoriano ('Gloria in excelsis Deo') al rumore della carrozza del viceré che passa sul lungofiume ('Clapclap, Crilclap'), dai nursery rhymes a una poesia tedesca sul canto delle sirene ('Von der Sirenen Listigkeit...'), dal verso del cuculo ('Cucù! Cucù') al Fiore di Siviglia (opera lirica), dalle battute per tenere il ritmo d'una pagina ('Tum' 'Tum') a quelle di altri suoni ('Pflaap! Pflaap! Pflaaaap'), alla cantata mozartiana, ricorrente nei pensieri di Mr Bloom: 'Vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor', e cosi via." (dalla prefazione di Gianni Celati)
Lettere. Il carteggio del più grande scrittore del Novecento
di James Joyce
editore: Pgreco
pagine: 731
Se dal punto di vista della produzione letteraria James Joyce non può essere considerato un autore particolarmente prolifico - pochi, ma immensi capolavori - altrettanto non si può dire in merito alla "scrittura privata". Il corpus delle lettere lasciate in eredità è assai vasto e molto ricco di argomenti. Il presente volume comprende circa due quinti delle lettere di Joyce venute alla luce e pubblicate dopo la sua scomparsa. Non pochi studiosi ne sono rimasti affascinati, trovandosi di fronte a un profilo privato dello scrittore che è molto diverso da quello ufficiale. Le lettere sono a maggior ragione una fonte preziosa per aiutare a comprendere la complessità del grande autore, che ha rivoluzionato, messo a soqquadro, ogni canone estetico della modernità. Con una nota introduttiva di Giorgio Melchiori.
Ritratto dell'artista da giovane
di James Joyce
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 291
Romanzo autobiografico della giovinezza di Joyce, scritto a Trieste nel 1916, il "Ritratto" affronta con lucidità e chiarovegg
Gente di Dublino
di James Joyce
editore: Demetra
pagine: 256
Joyce, in questi suoi quindici racconti - considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento - compone un mosaico un
I morti. Testo inglese a fronte
di James Joyce
editore: Mondadori
pagine: 144
L'ascolto di una vecchia canzone durante un ricevimento per le festività natalizie, spinge una donna a tornare con la memoria
Gente di Dublino
di James Joyce
editore: Garzanti
pagine: 254
Considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento, questi quindici racconti - terminati nel 1906 ma pubblicati solt
Le gesta di Stephen
di James Joyce
editore: Mondadori
pagine: 336
I problemi esistenziali di un giovane intellettuale nella società dublinese nei primi del secolo: «Stephen Hero» (è il titolo