Libri di Jan Fabre
Giornale notturno (2006-2012)
di Jan Fabre
editore: Cronopio
pagine: 310
Resoconto delle varie attività febbrili e insonni di Jan Fabre, anche questa quinta parte del "Giornale notturno" è inframmezz
Giornale notturno (1999-2005)
di Jan Fabre
editore: Cronopio
pagine: 304
Dal cuore di Anversa alle innumerevoli città d'Europa (Avignone, Barcellona, Helsinki, Milano, Parigi, Roma, Varsavia, solo pe
Dall'azione alla recitazione. Linee guida di Jan Fabre per il performer del XXI secolo
editore: Franco Angeli
pagine: 342
Con "Dall'azione alla recitazione
Giornale notturno (1992-1998)
di Jan Fabre
editore: Cronopio
pagine: 257
La terza parte del "Giornale" ci consegna un artista che, benché ormai consacrato a livello internazionale, non interrompe la
Giornale notturno (1985-1991)
di Jan Fabre
editore: Cronopio
pagine: 326
Anche in questo secondo "Giornale notturno" Jan Fabre insiste nel combattere una battaglia, ora meditativa ora furente, senza compromessi, per la bellezza. L'arte qui è davvero la misura di tutte le cose. Una misura che è nello stesso tempo ebbrezza dell'immaginazione, trionfo della pulsione e necessità della disciplina. Questo impasto di scatenamento e disciplina sembra manifestarsi specialmente nei modi della danza cui Fabre chiama implacabile i suoi "guerrieri della bellezza" e se stesso come disegnatore che ha innanzitutto da far "danzare" i polsi. Artista insonne, che vive la notte in tutta la sua elettrizzante e sessuale intensità, spirito sempre vigile, Fabre non smette di interrogarsi sul rapporto tra arte ed eccitazione. In lui, come scrive, vivono diversi "capitribù", diverse sembianze e gesti artistici, che lo tengono sveglio con il ritmo di un "caprone" che crea e di un dio che distrugge. Ma questa creazione-distruzione ha bisogno di precisione e rigore. "Disciplina: dà ai danzatori un senso di libertà. Disciplina: studia, decompone e decostruisce. Disciplina: meccanica del potere autoimposto. Disciplina: celebra la forza del corpo e sublima l'anatomia".