Libri di Jean Giono
L'uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
editore: Salani
pagine: 64
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario
Melville. Un Romanzo
di Giono Jean
editore: Guanda
pagine: 144
Per quasi sei anni jean giono racconta di aver coltivato uno strano sodalizio: quello con herman melville e il suo capolavoro
L'uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
editore: Salani
pagine: 64
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario
L'ussaro sul tetto
di Jean Giono
editore: Guanda
pagine: 498
Il libro è un romanzo d'avventura nel senso più classico della parola, giacché si pone nell'alveo di quella lunga e fortunata
Melville. Un romanzo
di Jean Giono
editore: Guanda
pagine: 144
Per quasi sei anni Jean Giono racconta di aver coltivato uno strano sodalizio: quello con Herman Melville e il suo capolavoro
L'uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
editore: Salani
pagine: 51
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario
Lettera ai contadini sulla povertà e la pace
di Jean Giono
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 129
In questo scritto, troviamo nella sua forma più limpida e completa il pensiero morale che sottende tutta l'opera di Jean Giono: la superiorità della natura sulla tecnologia, la salvezza dell'uomo attraverso un lavoro naturale, la celebrazione dell'individualismo spinto fino all'anarchia. Scritto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, questo accorato appello costituisce un tentativo disperato da parte di Giono di opporre le armi della semplicità, del buon senso e della poesia a un mondo che stava prendendo la direzione opposta: quella del profitto e della guerra. L'appello, com'è ed era ovvio, non fu ascoltato. Rilette a più di mezzo secolo di distanza, le parole che Giono indirizza ai suoi "amici" fanno pensare a una grande occasione perduta, nell'ultimo momento in cui forse era ancora possibile non compiere la svolta che avrebbe cancellato per sempre il modo di vivere, la cultura e la saggezza dei contadini. Prefazione di Carlo Petrini.
L'uomo che piantava gli alberi. Libro pop-up
di Jean Giono
editore: Magazzini salani
pagine: 32
Il capolavoro di Jean Giono, una parabola sul rapporto uomo-natura, in un'edizione da collezione con illustrazioni a colori di
L'uomo che piantava gli alberi e altri racconti. Audiolibro. CD Audio formato MP3
di Jean Giono
editore: Salani
L'edizione dell'audiolibro dell'autore che ha saputo svelare la bellezza nel rapporto tra l'uomo, la natura e l'immaginario raccoglie anche i quattro racconti 'orientali', ispirati alle Mille e una notte: "Il nocciolo dell'albicocca", "Il cespuglio di issopo", "Il principe annoiato", "La principessa che desiderava". Il CD è letto da Bruno Alessandro, Dante Biagioni, Gino La Monica, Marco Mete e Dario Penne. Età di lettura: da 10 anni.
L'uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono
editore: Salani
pagine: 51
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». In occasione del 30° compleanno della sua pubblicazione, torna il cofanetto che comprende il romanzo di Jean Giono e il film d'animazione premio Oscar di Frédéric Back, con la voce di Toni Servillo. Presentazione di Franco Tassi. Età di lettura: da 10 anni.
Un re senza distrazioni
di Jean Giono
editore: Guanda
pagine: 221
È il 1843. La sparizione improvvisa di due persone a distanza di tempo sconvolge la quiete di un paesino sperduto fra le montagne dell'Alto Delfinato. Il capitano Langlois, ex combattente e reduce della campagna d'Algeria, viene mandato a indagare. In breve tempo scopre i cadaveri degli scomparsi e si mette sulle tracce dell'assassino. Ma è qui che comincia il vero "giallo", il mistero che troverà soluzione soltanto nelle ultime righe del romanzo. Ed è qui che le parti si rovesciano, e oggetto dell'indagine diventa lo stesso Langlois: perché si ostina a ripetere che quell'uomo - l'assassino - non è un mostro? Come ha fatto, prima ancora di arrivare a incastrarlo, a comprenderlo così a fondo? In quella vicenda lontana, in quella storia di sangue che poteva sembrare destinata a offrire soltanto qualche ora di "distrazione" a dei comuni, normali lettori, c'è qualcosa che ci tocca, che ci coinvolge profondamente. È questo il punto, il senso dell'indagine: quanto è grande la distanza che separa l'essere normale dal mostro? Introduzione di Pietro Citati.
L'uomo che piantava gli alberi
editore: Salani
pagine: 96
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta "come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione". In occasione del ventesimo anniversario della pubblicazione in Italia, l'omaggio di Peppo Bianchessi a Jean Giono e alla passione dello scrittore francese verso l'arte tipografica e calligrafica. Ad accompagnare la storia un tratto di penna che si trasforma, pagina dopo pagina, in concetti, immagini e poi colori, sino a diventare un libro che germoglia, metafora delle idee che vengono "piantate" attraverso il seme-parola, inscindibile dalla suggestione natura-cultura-natura di cui è permeato il libro. Con una nota sull'autore di Leopoldo Carra. Età di lettura: da 10 anni.