Libri di Jelinek Elfriede
Dati personali
di Elfriede Jelinek
editore: La nave di teseo
pagine: 224
Un'indagine della guardia di finanza austriaca, che ha coinvolto molti importanti scrittori e artisti, diviene l'occasione per
Le amanti
di Elfriede Jelinek
editore: La nave di teseo
pagine: 224
In un villaggio delle Alpi austriache due giovani donne, Brigitte e Paula, lavorano come operaie in una fabbrica di biancheria
Gli esclusi
di Elfriede Jelinek
editore: La nave di teseo
pagine: 314
Vienna, fine degli anni Cinquanta
Jackie
di Elfriede Jelinek
editore: La nave di teseo
pagine: 87
"Scritto nel 2002, il monologo]ackie, pur avendo una forte autonomia estetica e concettuale, è la quarta parte di una pentalog
Jackie
di Jelinek Elfriede
editore: Forum Edizioni
pagine: 80
In un monologo virtuoso e incalzante, gli episodi più celebri della vita di Jacqueline Kennedy scorrono sulla scena come le st
Loro non come loro
di Elfriede Jelinek
editore: Effigie
pagine: 80
Due testi - un monologo e una pièce teatrale - che hanno per protagonisti (in forma di maschere, fantocci o chimere) tre figure centrali della cultura del Novecento. In lui non come lui la Jelinek segue le orme di Robert Walser sul sentiero malsicuro della scrittura poetica che scompone e scardina, fino a svelare, per frammenti, il punto in cui il linguaggio funge da ponte tra la follia e la poesia. Totenauberg invece mette in scena un allucinato incontro tra Heidegger e la sua allieva-amante Hanna Arendt. Sullo sfondo di quel Todtnauberg, già evocato da Celan e da Thomas Bernhard, dove Heidegger trascorse gli ultimi anni di vita, incuranti di una natura ormai corrotta, di un mondo che va in rovina, i due testimoni pronunciano i loro monologhi portando a collisione i rispettivi linguaggi, del restare e del partire: la patria e l'emigrante, l'ovvio e la precarietà.
La pianista
di Elfriede Jelinek
editore: Einaudi
pagine: 294
La ricerca spasmodica e frustrante della vita e di un'identità sessuale, fra autolesionismo e voyerismo, spingono una quarantenne insegnante di pianoforte negli squallidi peep-show della periferia viennese, nei cinema a luci rosse o tra le siepi del Prater, prima di rientrare a casa, sotto le lenzuola del letto che condivide con la tirannica madre. Al centro della narrazione il tormentato rapporto di forza tra le due che trasformerà in catastrofe sadomasochistica il tentativo della donna di legarsi a un suo allievo. "La pianista" è il romanzo più conosciuto di Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura nel 2004.
Bambiland
di Elfriede Jelinek
editore: Einaudi
pagine: 72
In "Bambiland" si parla dell'intervento americano in Irak, si parla di come giunge a noi veicolato dai mezzi di comunicazione, si parla, infine e soprattutto, dei meccanismi con cui il conflitto, tutti i conflitti, agiscono nelle nostre teste. In questa opera destinata al teatro - per la quale è difficile trovare una definizione precisa - Elfriede Jelinek combina "I persiani" di Eschilo (il più antico dramma sul tema della guerra) a reportage trasmessi dalla televisione americana, in particolare la Cnn, informazioni sugli armamenti Usa e propri commenti. Con continui cambi di prospettiva, il premio Nobel mescola Eschilo con la lingua di tutti i giorni, impiegando ora l'ironia ora il sarcasmo.
L'addio. La giornata di delirio di un leader populista
di Jelinek Elfriede
editore: Castelvecchi
pagine: 65
Un Haider ormai ubriacato dall'amaro calice del potere è davanti ai fanciulli (rampolli o bambini?) del suo partito