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Libri di Jonathan Miles

Scarti

di Jonathan Miles

editore: Minimum fax

pagine: 581

Talmadge e Micah abitano abusivamente in un appartamento di Manhattan, vivendo serenamente degli avanzi che trovano nei casson
19,00

Scarti

di Jonathan Miles

editore: Minimum fax

pagine: 577

Talmadge e Micah abitano abusivamente in un appartamento di Manhattan, vivendo serenamente degli avanzi che trovano nei cassonetti, ma il loro equilibrio subisce una scossa quando devono ospitare un vecchio compagno universitario di lui. Elwin, un linguista di mezza età lasciato dalla moglie, deve fare i conti con un padre malato che va perdendo la memoria. Sara, un'avvenente vedova dell'11 settembre, vede sgretolarsi il rapporto con la figlia adolescente e con il secondo marito, Dave, un uomo che ha costruito la sua fortuna riscuotendo debiti scaduti. E mentre i personaggi seguono i loro percorsi tra epifanie e rese dei conti, vecchi debiti da pagare e tentativi di comunicare con le generazioni future - le storie si muovono verso una convergenza ineluttabile e un epilogo che per il lettore sarà difficile dimenticare. A partire dai detriti, reali e metaforici, delle loro esistenze, Jonathan Miles costruisce un romanzo corale dagli incastri perfetti, tenuto insieme da una prosa impeccabile (e a tratti esilarante) e da una profonda riflessione etica sul concetto di spreco di consumo, per giungere alla conclusione che tutto, ma proprio tutto, può essere salvato.
18,00

La zattera della medusa

di Jonathan Miles

editore: Nutrimenti

pagine: 351

Nel luglio del 1816 la fregata francese "Medusa" naufraga al largo delle coste del Senegal. Centoquarantasette disperati cercano la salvezza su una zattera che viene abbandonata in mare con pochissimi viveri. Per dodici giorni i superstiti si dilaniano, si uccidono, si cibano gli uni degli altri. All'alba del 17 luglio, ne vengono tratti in salvo appena quindici, sopravvissuti a quella terribile carneficina originata dalla disorganizzazione, dall'insipienza dei comandanti e alimentata dalla folle disperazione dei naufraghi. Théodore Géricault decide di usare quel crudo episodio di cronaca per un quadro che cambierà l'idea di pittura. Anch'egli naufrago dell'esistenza, con alle spalle una disperata e sfortunatissima storia d'amore, per nove mesi si chiude nel suo studio e lavora all'enorme tela di cinque metri per sette. Ma il dipinto, che descrive anche la tragedia della Restaurazione, la disillusione dell'età napoleonica, il mesto ripiegarsi degli entusiasmi rivoluzionari, si scontra con la banalità del pensare comune, con l'orrore per lo scandalo e porta il suo autore a una precoce fine. Storia emblematica di comandanti meschini, vittime sacrificali e artisti eroici, la vicenda della "Zattera della Medusa" sembra trovare negli anni che stiamo vivendo un parallelismo perfetto che la porta a esser letta non come il resoconto di una cronaca del diciannovesimo secolo ma come la feroce e visionaria anticipazione del nostro presente.
19,00

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