Libri di Joseph Roth
Il profeta muto
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 191
Il vero «profeta muto» è stato Roth stesso: perché questo libro scritto 'a caldo' non solo coglie come mai prima il nesso inev
Il Caffè dell'Undicesima Musa. Un'antologia viennese
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 229
Il volume riunisce i reportages viennesi apparsi sul giornale pacifista "Neuer Tag" tra il 1919 e il 1920
Fuga senza fine. Una storia vera
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 151
"Io so soltanto che non è stata, come si dice, la "inquietudine" a spingermi, ma al contrario - una assoluta quiete. Non ho nulla da perdere. Non sono né coraggioso né curioso di avventure. Un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo". (Joseph Roth) Dalla steppa siberiana all'asfalto di Parigi e Berlino, fra amori difficili e amori impossibili: il romanzo del disincanto e dello smarrimento nell'aria di Weimar.
Romanzi brevi. La tela del ragno-Hotel Savoy-La ribellione-Il peso falso
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 455
I cento giorni
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 224
Roth racconta in questo libro (apparso per la prima volta nel 1935) una storia di Napoleone, precisamente la fase più drammatica del suo epos, quella che va dalla fuga dall'Elba sino alla disfatta di Waterloo e all'imbarco per Sant'Elena. Sono "cento giorni" che fecero sognare al mondo, per un'ultima volta, prospettive nuove. Ma a Roth lo sfondo storico non interessa se non in quanto occasione per giungere a qualcos'altro. Ciò che lo attira innanzitutto è la possibilità di mostrare Napoleone "nella sola fase della sua vita in cui è 'uomo' e infelice... Vorrei fare di un grande un umile".
La tela del ragno
di Joseph Roth
editore: Passigli
pagine: 158
Il romanzo "La tela di ragno" uscì a puntate dal 7 ottobre al 6 novembre 1923 sul quotidiano socialista viennese "Arbeiterzeitung". Soltanto due giorni dopo la sua interruzione - l'opera doveva infatti rimanere incompiuta - Adolf Hitler tentava il suo primo, fallito colpo di stato, il famoso putsch di Monaco, e questo può spiegare senz'altro meglio di ogni altra circostanza il quadro storico da cui scaturisce la figura del protagonista di questa straordinaria narrazione, Theodor Lhose, un mediocre ufficiale tedesco della grande guerra roso dall'invidia e assetato di potere che, come ha scritto Claudio Magris, "percorre tutte le tappe dell'abiezione personale e politica, sullo sfondo di una Germania insanguinata dalle squadre di Ludendorff". Accanto a lui sfilano gli altri personaggi, dal 'detective' Klitsche al dottor Trebitsch, dal principe Heinrich a Benjamin Lenz, vero 'alter ego' di Theodor, "ebreo di Lodz, assoldato come spia da un centro d'informazioni e spionaggio durante la guerra". Uomini devastati dalla loro stessa pochezza umana, frutti famelici di un'epoca che sta sempre più sprofondando nella violenza cieca. Un romanzo davvero impressionante per lucidità e intensità, e - insieme un'agghiacciante preconizzazione degli orrori del nazismo.
La marcia di Radetzky
di Joseph Roth
editore: Adelphi
pagine: 424
La famiglia Trotta, di stirpe slovena e contadina, acquista lustro nella battaglia di Solferino, quando Joseph Trotta salva la