Libri di Jurgis Baltrusaitis
Lo specchio. Rivelazioni, inganni e science-fiction
di Jurgis Baltrusaitis
editore: Adelphi
pagine: 327
Scienza dello specchio, la catottrica non è soltanto una scienza delle riproduzioni esatte della realtà, è anche scienza di un surrealismo visionario. Fin dall'antichità, a queste dimostrazioni ottiche furono consacrati apparecchi speciali e musei interi. Spettacoli fantastici, metamorfosi dell'uomo, fantasmi, racconti e favole nascono intorno a queste macchine e alle proposizioni di Euclide che ne regolano il funzionamento. Gli specchi si rivelano ovunque: la luna, il sole, la nuvola, l'aria stessa diventano un gabinetto di specchi cosmico. Concentrata, moltiplicata, l'immagine del sole accende il fuoco: da Archimede a Buffon e da Buffon ai forni solari di oggi, lo specchio ustorio si sviluppa continuamente fino a raggiungere risultati imprevedibili e clamorosi. Nel Medioevo lo strumento oracolare mitologico è abitato dal demonio. Il Rinascimento e, poi, i tempi moderni si ricollegano a questa duplice tradizione, antica e medioevale. Filosofi, eruditi e poeti hanno scrutato, affascinati, l'iridescente superficie levigata. Questa opera presenta lo specchio, oggetto della scienza esatta e luogo di elezione di ogni fantasia, nei suoi aspetti morfologici e nei suoi sviluppi molteplici, ma è anche una antologia di testi rari che, come i pezzi di un puzzle, a poco a poco si incastrano a comporre un vasto panorama poetico e scientifico.
Risvegli e prodigi. La metamorfosi del gotico
di Jurgis Baltrusaitis
editore: Adelphi
pagine: 492
Concepito insieme a "Medioevo fantastico", "Risvegli e prodigi" completa in prospettiva temporale la straordinaria ricerca di Baltrusaitis sui temi del mostruoso, del grottesco, del demoniaco, del fantastico e la loro raffigurazione nell'età di mezzo. Lo stupore che coglie il lettore di "Medioevo fantastico" nello scoprire i più inaspettati apporti d'Oriente ai repertori iconografici occidentali si rinnova davanti alle sorprendenti dimostrazioni della ininterrotta sopravvivenza del fantastico e al suo speciale rifiorire in seno al gotico, in piena epoca di "realismo" medioevale. Ne risulta una sorta di carta fisica dell'arte medioevale europea.