Libri di L. Calvi
Breve storia dell'alpinismo in 33 oggetti
di Reinhold Messner
editore: Corbaccio
pagine: 176
«Ho avuto la fortuna di nascere tra 'l'antichità' - corda di canapa e chiodi da roccia - e la modernità
Parete Sud
di Hansjörg Auer
editore: Corbaccio
pagine: 304
Il 29 aprile 2007 Hansjörg Auer parte da solo per le Dolomiti
La mia vita controvento
di Reinhold Messner
editore: Corbaccio
pagine: 352
La leggenda vivente dell'alpinismo si racconta in occasione del suo 80° compleanno La costante nella vita di Reinhold Messner
In solitaria. Le mie salite
di Krzysztof Wielicki
editore: Corbaccio
pagine: 240
L'himalaismo invernale, la forma più dura e ancora tutta da esplorare dell'alpinismo, ha una data di nascita: il 17 febbraio 1
Oltre il possibile. Un soldato, quattordici vette. La mia vita nella zona della morte
di Nims Purja
editore: Solferino
pagine: 352
"Se soffri, soffoca il dolore con un altro più grande, e vai avanti
L'assassinio dell'impossibile. Grandi scalatori di tutto il mondo discutono sui confini dell'alpinismo
di Reinhold Messner
editore: Mondadori Electa
pagine: 256
"L'idea di questo libro, come spesso accade, si è presentata ai curatori quasi per caso: in occasione di un appuntamento in ce
Jerzy Kukuczka. Un grande tra i giganti della terra
editore: Alpine studio
pagine: 269
Jerzy Kukuczka, conosciuto affettuosamente come "Jurek", è stato il secondo uomo al mondo ad aver conquistato le vette dei 14 Ottomila, finendo la sua "corsa" solo un mese dopo Reinhold Messner, nel 1987. Jurek fu uno dei più grandi alpinisti del mondo e un accanito sostenitore delle salite in stile alpino in Himalaya, senza Fuso di ossigeno e disdegnando le imponenti e goffe spedizioni che erano tipiche di quegli anni in Himalaya. Nel breve tempo di otto anni, Kukuczka salì gli Ottomila della Terra rispettando le regole di un gioco che ancor oggi è poco conosciuto e compreso. Un confronto che gli impose di salire quelle vette con l'umiltà e il rispetto di non rincorrere una triste collezione di vie normali, ma vie nuove e prime invernali. Seguendo questo suo modo di essere, sui giganti di 8000 metri ha aperto sette vie nuove e compiuto ben quattro prime salite invernali! Dotato di una perseveranza senza eguali e di una capacità di adattamento unica, in molte di queste incredibili imprese ha avuto come compagni alcuni tra i più grandi nomi dell'alpinismo mondiale come Wojtek Kurtyka, Krzysztof Wielicki e Carlos Carsolio. Per una decina di volte costretto a bivacchi di fortuna oltre la zona della morte - alcune perfino nell'inverno Himalayano - Kukuczka ha vissuto la sua esistenza nella "gabbia" del sistema politico sovietico, che mandava in spedizione i propri alpinisti con mezzi tecnici e abbigliamento quasi primitivi, e con riserve alimentari molto scarse e razionate.