Libri di Lodovico Antonio Muratori
Del governo della peste e delle maniere di guardarsene
di Lodovico Antonio Muratori
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
pagine: 424
Il Trattato della peste (1714) è l'opera di Muratori che ha conosciuto più edizioni, fino agli anni Trenta del XIX secolo
Orazioni giovanili
di Lodovico Antonio Muratori
editore: Storia e Letteratura
pagine: 70
Solitamente il nome di Lodovico Antonio Muratori è associato alle grandi opere sul Medioevo, alla riforma della cultura e dell
Della pubblica felicità. Oggetto de' buoni principi
di Lodovico Antonio Muratori
editore: Donzelli
pagine: 414
La riflessione sui temi del vivere associato e della sovranità accompagnò Lodovico Antonio Muratori lungo tutta la vita, portandolo a misurarsi con le grandi questioni che animavano il dibattito europeo. Difficile inquadrare la sua posizione dentro categorie nette, come più volte si è fatto oscillando tra un Muratori "ghibellino" e un Muratori controriformista. I testi pubblicati nel volume - il trattato Della pubblica felicità (scritto nel 1748 e stampato l'anno successivo) e i Rudimenti di filosofia morale (concepiti come lezioni di governo per il giovane Francesco Maria d'Este tra il 1713 e il 1715 e qui presentati per la prima volta in edizione critica) - costituiscono i nuclei del suo pensiero e consentono di abbracciarne il percorso comprendendone appieno la portata. Quella di Muratori, commenta Matteo Al Kalak, è una "modernità involontaria", i cui frutti più originali si nutrono di un'impostazione cristiana tradizionale. Secondo questo impianto, la politica è subordinata all'etica e il principe a Dio: il potere di chi governa è limitato dagli obblighi nei confronti dei sudditi, in primo luogo quello di renderli felici; a guidarlo sono le virtù cardinali, declinazioni di un valore supremo e inderogabile, la carità cristiana, base della coesione sociale. Con un saggio di Cesare Mozzarelli. Presentazione di Fabio Marri.