Libri di Luigi Manconi
Poliziotto-Sessantotto. Violenza e democrazia
editore: Il saggiatore
pagine: 200
"Poliziotto-Sessantotto" racconta una storia di ribellione, di speranza e di sconfitta, che ha contribuito alla formazione del
Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini
editore: Chiarelettere
pagine: 192
Non è una provocazione
Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un pococredente
editore: Einaudi
pagine: 200
Un confronto tra due concezioni del mondo distanti e, per certi versi, inconciliabili: una ispirata da un profondo senso relig
Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale
editore: Einaudi
pagine: 259
«Beati gli affamati di giustizia perché saranno giustiziati»
Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura
editore: Feltrinelli
pagine: 150
Gli italiani sono razzisti? Ovviamente no: nessuna categoria può essere definita come un blocco unico e omogeneo e, dunque, ca
Corpo e anima. Se vi viene voglia di fare politica
di Luigi Manconi
editore: Minimum fax
pagine: 232
"La mia politica muove sempre da un nome, un cognome e un volto e da una storia individuale per raggiungere, quando possibile, una questione generale". Dall'opposizione ai centri di espulsione per migranti alla battaglia per la verità su Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi; dalle questioni di fine vita ai diritti delle minoranze sessuali; dal tema della privazione della libertà a quello del disagio psichico: Luigi Manconi racconta come oggi fare politica possa essere uno dei mestieri più belli del mondo. Una conversazione che parte dalle vicende dei singoli per arrivare ai grandi problemi del nostro tempo. E, poi, l'adolescenza a Sassari e l'Università cattolica di Milano, la Pirelli, il movimento studentesco e i piccoli e grandi maestri, il garantismo e l'ecologia, Elio Pagliarani e Marco Lombardo Radice, Giovanni Raboni e Adriano Sofri, Alex Langer e Goffredo Fofi, il parlamento e la piazza e le libertà individuali e collettive. Il corpo e l'anima delle cose e delle persone.
La pena e i diritti. Il carcere nella crisi italiana
editore: Carocci
pagine: 275
Attraverso un'analisi socio-giuridica della penalità, il libro propone una riflessione su alcune questioni centrali: il rapporto tra strategie di acquisizione del consenso e allarme criminalità; l'incremento delle fattispecie penali e l'espansionismo penitenziario; la tutela dei diritti fondamentali dei reclusi e la dignità della condizione di privazione della libertà; l'autolesionismo e i suicidi in carcere; la recidiva e la reiterazione del reato; una possibile moralità della pena. Il volume è pensato per studenti e ricercatori, ma anche per gli operatori e chiunque sia interessato a confrontarsi con una delle contraddizioni più acute e dolenti della vita sociale e dello stato di diritto. Prefazione di Stefano Rodotà.
La musica è leggera
Racconto autobiografico sul sentimental kitsch
di Manconi Luigi
editore: Il saggiatore
pagine: 224
Luigi Manconi, grande sociologo e uomo politico, in questo libro racconta mezzo secolo di musica leggera italiana, a partire d
Un'anima per il PD. La sinistra e le passioni tristi
di Manconi Luigi
editore: Nutrimenti
pagine: 152
Perché i focolarini, i comunisti, i riformisti, gli ecologisti, i cattolici popolari, i radicali, gli extraparlamentari, i soc
Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri
editore: Il saggiatore
pagine: 243
Quelle foto di Stefano Cucchi. Quel corpo prosciugato, quella maschera di ematomi sul viso, un occhio aperto, quasi fuori dall'orbita. Quella morte di Federico AJdrovandi, quel giovane riverso a terra, le mani ammanettate dietro la schiena, esanime. Quelle urla di Giuseppe Uva, dentro la caserma dei carabinieri di Varese. Quelle sue foto col pannolo-ne da adulto incontinente, imbrattato di sangue. Quelle facce gonfie, viola, i rivoli di sangue. E tutte le altre storie, rimaste ignote, oppure richiamate da un trafiletto di giornale, e già dimenticate. Giovanni Lorusso, Marcello Lonzi, Eyasu Habteab, Mija Djordjevic, Francesco Mastrogiovanni. E molti altri. In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, alcuni no. E si muore durante un arresto, una manifestazione di piazza, un trattamento sanitario obbligatorio. Dietro le informazioni istituzionali spesso c'è un'altra storia. Un uomo che muore in carcere è il massimo scandalo dello Stato di diritto. "Quando hanno aperto la cella" ce lo racconta. Luigi Manconi e Valentina Calderone ascoltano, raccolgono e portano alla luce storie di persone, spesso giovani, che entrano nelle carceri, nelle caserme e nei reparti psichiatrici e ne escono morte. In ognuna di queste morti, la morte dello Stato di diritto. Prefazione di Gustavo Zagrebelsky.
Lavoro ai fianchi
Alcuni giorni nella vita del commissario Luigi Longo
editore: Il maestrale
pagine: 224
Roma, marzo 1978