Libri di M. Borejczuk
Fiabe per robot
di Stanislaw Lem
editore: Mondadori
pagine: 156
Saggi sovrani, furbi contadini, cavalieri coraggiosi, fanciulle in pericolo, draghi minacciosi sono i protagonisti di queste p
Come sfamare un dittatore
di Witold Szablowski
editore: Keller
pagine: 316
Viaggiando attraverso quattro continenti, dalle rovine dell'Iraq alla savana di Kenga e Uganda, dal fascino sbiadito de L'Avan
Febbre bianca. Un viaggio nel cuore di ghiaccio della Siberia
di Jacek Hugo-Bader
editore: Keller
pagine: 352
Questa è la storia di un viaggio come nessun altro: Jacek Hugo-Bader si avventura attraverso la Siberia, da Mosca a Vladivostok, in pieno inverno. Viaggiando da solo su una jeep russa modificata, attraversa un continente che è grande due volte e mezzo l'America, pieno di banditi e dove le strade lo sono solo di nome. Lungo la sua odissea, Hugo-Bader scopre grandi tragedie umane, ma anche un inatteso humour nero tra i pastori di renne, le tribù nomadi, gli ex hippy, gli sciamani, i senzatetto e i seguaci di alcune delle molte religioni arcane che ancora fioriscono in questa terra isolata e incredibile.
Reality
di Mariusz Szczygiel
editore: Nottetempo
pagine: 151
"Szczygiel parla di donne e di uomini, soprattutto di donne, nella loro quotidianità: piccole storie pur sempre dentro il flusso della Grande Storia, casi comuni e insieme bizzarri e rivelatori. I racconti-reportage si muovono agilmente tra grande giornalismo e buona letteratura e ci ricordano che dietro le apparenze della normalità ogni vita è una, e che non esistono vite insignificanti." (Goffredo Fofi)
Gottland
di Mariusz Szczygiel
editore: Nottetempo
pagine: 315
Con un talento narrativo di reporter come Kapuscinski o Terzani, capaci di raccontare la realtà con il fascino della finzione, lo scrittore polacco Mariusz Szczygiel esplora la storia cecoslovacca novecentesca e le sue zone d'ombra attraverso personaggi "secondari". Si scopre così come l'irresistibile ascesa dell'impero economico delle scarpe Bata sia partita dall'intraprendenza di un calzolaio di Zlín. O quali siano la vicenda tragicomica e i retroscena della costruzione e distruzione della più grande statua di Stalin al mondo; o la storia dell'attrice Lída Baarová, che prese il tè con Hitler e fece innamorare Goebbels; o, ancora, l'intervista di Milena Jesenská (il grande amore di Kafka) a un contadino filosofo. E poi, che avrà pensato il vignettista che alla fine del 1968 augurò ai lettori "un felice Natale 1989"? E che cos'è Gottland, la Terra di Karel Gott, il "Presley e Pavarotti ceco"? Indimenticabile, poi, la figura di Vera, nipote di Kafka, che oppone la sua caparbia riservatezza all'assedio del mito kafkiano. Il testo è accompagnato dalle immagini del fotografo ceco Pavel Stecha.
Vagabondi notturni
di Wojciech Jagielski
editore: Nottetempo
pagine: 436
Ogni sera, al crepuscolo, una marea di bambini provenienti dalle campagne invade le strade di Gulu, in Uganda, nel territorio insanguinato degli Acholi. I "vagabondi notturni" sono stormi di piccoli in cerca di un rifugio sicuro per la notte, mandati dai genitori nella città presidiata dall'esercito governativo per sottrarli alle scorribande di altri piccoli disperati: i bambini guerriglieri dell'Esercito del Signore, che attaccano i villaggi devastandoli e rapendo i loro coetanei per arruolarli a forza nelle file dei ribelli. Sono storie di violenze atroci e impensabili, a partire dalle quali Jagielski ricostruisce le vicende di un paese lacerato dalle ferite coloniali e postcoloniali, dalle faide etniche, da un'identità nazionale ancora tutta da costruire, da guerriglieri-profeti paranoici e dittatori ammalati di manie di grandezza, tra colpi di stato, vendette incrociate, lotte civili cruente. Un racconto che è un lancinante "Cuore di tenebra" di un grande reporter, e che non può non ricordarci le cronache limpide e crudeli di "Ebano" di Kapuscinski.