Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di M. De Petra

La casa della luce

di Yoko Ogawa

editore: Il Saggiatore

pagine: 200

La "Casa della luce" è un'opera unica in tre movimenti: tre racconti raggelanti di una delle più importanti autrici giapponesi
18,00

A sud del confine, a ovest del sole

di Haruki Murakami

editore: Einaudi

pagine: 204

Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lì dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un'abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di più: a distinguerla non c'è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un'altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi - è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l'esperienza - quando ormai la vita l'ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppia esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell'altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà.
13,00

A sud del confine, a ovest del sole

di Haruki Murakami

editore: Einaudi

pagine: 204

Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lì dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un'abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di più: a distinguerla non c'è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un'altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi - è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l'esperienza - quando ormai la vita l'ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppia esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell'altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà.
20,00

La casa della luce

di Yoko Ogawa

editore: Il saggiatore

pagine: 155

Una ragazza narra in prima persona i nove mesi trascorsi insieme alla sorella che aspetta un bambino. Le due hanno un rapporto difficile, che si complica a causa dei capricci e delle improvvise richieste della seconda. La protagonista sembra osservare sua sorella con sguardo freddo e obiettivo, come se si trattasse di uno strano animale soggetto a un'orrida metamorfosi. Il secondo racconto è incentrato su un pensionato studentesco e sul suo misterioso proprietario, un uomo senza braccia e con una gamba artificiale. Qui la protagonista assiste all'inquietante e inspiegabile sparizione di un cugino che lei vi aveva accompagnato. L'ultimo racconto è ambientato in un orfanotrofio: Aya è la figlia del direttore e condivide di malavoglia la spartana e tetra vita comunitaria dell'istituto. Aya trascorre i pomeriggi guardando uno dei ragazzi ospiti tuffarsi nella piscina. Odia il luogo in cui vive e il fatto che la sua sia una sorta di famiglia allargata. Le ultime pagine lasciano intravedere la nascita di un tenero sentimento tra Aya e il ragazzo dei tuffi.
13,00

A sud del confine, a ovest del sole

di Haruki Murakami

editore: Feltrinelli

pagine: 216

Nato la prima settimana del primo mese del primo anno della seconda metà del XX secolo, al protagonista, nonché voce narrante, viene dato il nome di Hajime, che significa "inizio". Nasce in una normale famiglia giapponese, in una normale provincia sonnacchiosa, con l'unica anomalia di essere figlio unico mentre i suoi compagni hanno uno o due fratelli. Da ragazzino fa amicizia con Shimamoto, anche lei figlia unica e con una gamba offesa dalla poliomelite. Acuta, brillante a scuola, Shimamoto condivide i maggiori interessi di Hajime: la lettura e la musica. Ma il passaggio nell'età puberale, insieme a un cambiamento di casa di Hajime, separa i due prima che l'amicizia possa trasformarsi in qualcos'altro.
12,91

La casa della luce

di Yoko Ogawa

editore: Il saggiatore

pagine: 155

Una ragazza narra in prima persona i nove mesi trascorsi insieme alla sorella che aspetta un bambino
8,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.