Libri di M. Salvati
Solidarietà
di Mariuccia Salvati
editore: Treccani
pagine: 176
La parola "solidarietà" si è affermata a fine Ottocento in ambito sociologico ma ha avuto in passato sviluppi importanti anche
I neuroni di Dio
di Marco Salvati
editore: Castelvecchi
pagine: 120
La fisica assume una realtà fatta interamente di "cose" materiali in interazione tra loro
Pentcho
di Antonio Salvati
editore: Castelvecchi
pagine: 248
Ispirato da una storia vera, il romanzo racconta attraverso la voce dei protagonisti la fuga, lungo il Danubio, di 400 ebrei d
Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell'Europa del Novecento
di Mariuccia Salvati
editore: Il mulino
pagine: 432
Camillo Pellizzi (1896-1979), dopo la Grande Guerra e l'università, aderì al fascismo, contribuendo alla sua definizione polit
Liberalismo inclusivo. Un futuro possibile per il nostro angolo di mondo
editore: Feltrinelli
pagine: 272
La crisi economica del 2008 e poi la pandemia hanno destabilizzato la società e il sistema economico neoliberisti
Il parlamento Europeo. Tra crisi del processo di integrazione e politicizzazione dell'Unione Europea
di Eugenio Salvati
editore: Mondadori Università
pagine: 296
Il volume ricostruisce la parabola evolutiva del Parlamento Europeo e il cambiamento del suo ruolo nel sistema politico europe
L'Africa non uccide più. Il percorso di un intero continente per l'abolizione della pena di morte
di Antonio Salvati
editore: Infinito Edizioni
pagine: 160
L'Africa non è solo sinonimo di miseria e arretratezza
Costituzione italiana: articolo 4
di Mariuccia Salvati
editore: Carocci
pagine: 166
Perché leggere la Costituzione italiana? E perché viene così spesso evocata nei dibattiti politici e citata sulle pagine dei g
Passaggi. Italiani dal fascismo alla Repubblica
di Mariuccia Salvati
editore: Carocci
pagine: 209
Una storia degli italiani alle prese con la guerra, la caduta del fascismo e la divisione del paese, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Il libro si concentra in particolare sui mutamenti del linguaggio pubblico (letterario, giornalistico, politico), che rivelano le difficoltà del passaggio da un uso massiccio della propaganda da parte degli intellettuali del ventennio - emblematico il caso di Longanesi - al ritorno alla realtà del 1944-46. La nascita della Repubblica, pur con le sue difficoltà a riportare giustizia in un territorio diviso da una guerra civile, segna il recupero di un linguaggio di verità, concretezza, realismo (morte, fame, suicidi), che si manifesta anche sui rinati quotidiani di informazione, attraverso la penna di grandi scrittori: Alvaro, Savinio, Bontempelli, De Ruggiero, Moravia, Brancati. È la guerra il grande motore del cambiamento di tutto il paese: per coloro che l'hanno subita e, soprattutto, per coloro che l'hanno "scelta" come passaggio necessario per il costituirsi di una nuova classe politica, democratica e antifascista.
Tre pezzi facili sull'Italia. Democrazia, crisi economica, Berlusconi
di Michele Salvati
editore: Il mulino
pagine: 132
Circola da tempo una visione nostalgica della Prima Repubblica, alimentata soprattutto dall'insoddisfazione per il bipolarismo rissoso e per i cattivi risultati economici della Seconda. È una visione fuorviante, sostiene Michele Salvati in questo suo polemico saggio, che affronta di petto due grandi interrogativi: quale sia l'origine del ristagno economico del nostro Paese; perché Berlusconi, dopo la sorprendente vittoria del 1994, sia riuscito a tornare al potere ed a restarci per quasi tutto il primo decennio di questo secolo. Netta è la posizione di Salvati in merito alle "colpe" della Prima Repubblica e in particolare dei governi di centro-sinistra: il pesante arretrato di riforme strutturali e la gravosa eredità del debito pubblico sono all'origine di molte delle difficoltà economiche attuali. Uno sforzo serio per superarle fu fatto dai governi degli anni '90, ma nel decennio appena trascorso la gravità del lascito della Prima Repubblica venne colpevolmente sottovalutata. Più complessa è la risposta all'interrogativo su Berlusconi che chiama in causa non solo il sistema politico ma l'intera società italiana e la sua storia, prima e dopo Mani Pulite. Fa da collante ai diversi temi un capitolo sulla qualità della democrazia in Italia che dà profondità storica ai problemi emersi in maniera acuta in tempi recenti.
Capitalismo, mercato e democrazia
di Michele Salvati
editore: Il mulino
pagine: 161
La complessa relazione che il capitalismo intrattiene con la democrazia si caratterizza come legame necessario o come contrasto irriducibile? E se sono veri sia il legame che il contrasto, qual è la via d'uscita? Salvati sviluppa le sue argomentazioni confrontandosi con le tesi di altri studiosi contemporanei: R. Phillips e R. Reich sulle caratteristiche del capitalismo americano; A. Glyn su keynesismo e neoliberismo, i due principali regimi di politica economica del dopoguerra; R. Dahrendorf sulla difficile «quadratura del cerchio» tra libertà, crescita economica e coesione sociale; J. Attali sulle possibili misure di politica economica e sociale condivisibili da destra e sinistra; M. Castells su media e democrazia; J. Dunn sul conflitto tra democrazia come ideale politico e democrazia come forma di governo. Fiducioso, nonostante tutto, che la conciliazione fra capitalismo e democrazia sia possibile, anche se difficile, Salvati privilegia un atteggiamento riformistico, concreto e insieme riflessivo, lontano dal modo ideologico, gridato e approssimativo con cui temi di questa importanza sono affrontati nel dibattito politico e nella stampa quotidiana.
Io uno e trino. La Trinità come modello del cristiano
di Giuseppe Marco Salvati
editore: Editrice Domenicana Italiana
pagine: 232
L'autore propone una presentazione essenziale del mistero del Dio trino