Libri di Manlio Cancogni
Il trasferimento
di Cancogni Manlio
editore: Elliot
pagine: 123
Il trasferimento, il cui manoscritto venne ritrovato dall'autore pochi mesi prima della sua morte e che non è mai stato pubbli
Signor Tenente
di Cancogni Manlio
editore: Elliot
pagine: 192
Silvio è cresciuto in una famiglia borghese e ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Roma, tra i pomeriggi passati a gio
Il racconto più lungo. Storia della mia vita. Conversazione con Giovanni Capecchi
editore: Interlinea
pagine: 176
Giornalista, viaggiatore, uomo di lettere, Manlio Cancogni è una delle voci fondamentali della storia dell'Italia repubblicana: la sua lunghissima vita si intreccia indissolubilmente con quella del nostro Paese. In questo libro egli la racconta a Giovanni Capecchi dalla poltrona di casa sua in Versilia ("io solo qui non desidero essere altrove"), dai primi anni romani durante il fascismo fino al ritorno nell'amata Toscana, passando per le principali capitali europee e volando tra le vicende politiche e culturali dell'Italia e del mondo.
La cugina di Londra
di Cancogni Manlio
editore: Elliot
pagine: 187
Nora e Nino, cugini che fino a quel monto non si sono mai frequentati, tano amici per la pelle durante un'estate in Versilia
La sorpresa. Racconti 1936-1993gi
di Cancogni Manlio
editore: Elliot
pagine: 403
La sorpresa raccoglie un'ampia scelta dei racconti di Manlio Cancogni, la cui opera di narratore e giornalista, iniziata nei t
Parlami, dimmi qualcosa
di Manlio Cancogni
editore: Elliot
pagine: 176
Pubblicato originariamente nel 1962 da Feltrinelli, nella collana di narrativa contemporanea diretta da Giorgio Bassani, e accolto subito con grande fortuna di pubblico e critica, "Parlami, dimmi qualcosa" rappresenta uno dei vertici della lunga carriera letteraria di Manlio Cancogni. Assente dalle librerie italiane da molto tempo (fu ristampato infatti l'ultima volta da Rizzoli negli anni Settanta), questo singolare e sorprendente romanzo narra la storia di un amore, quello tra il protagonista e sua moglie Sara, attraverso gli anni e le alterne sorti del loro matrimonio. L'io narrante, vero e proprio antieroe, sognatore e canaglia, sfaticato e morso da dubbi e sensi di colpa, racconta in un flusso di coscienza immediato e straordinariamente moderno le tappe della sua vita con Sara: dai giorni del fidanzamento e poi, una volta sposati, del trasferimento nella casa di famiglia di lei lontano da Firenze, fino alla "fuga" a Parigi in compagnia della giovane amante Margherita, tra artisti, costumi bohémien e sogni di gloria, al ritorno infine alla vita in famiglia, a quell'amore coniugale custodito fedelmente, fiduciosamente, da Sara per entrambi. "Parlami, dimmi qualcosa" è un libro struggente e impietoso sul senso più profondo dell'amore e dei rapporti di coppia, un apologo drammatico e brillante al tempo stesso intorno alla vita matrimoniale e alla ricerca della felicità.
L'ultimo viaggio di Mussolini
di Manlio Cancogni
editore: Le Lettere
pagine: 64
Questa inchiesta, opera di un giornalista e narratore, ricostruisce meticolosamente gli ultimi giorni e le ultime ore di Mussolini. Ma, soprattutto, offre un ritratto anticonformista del Duce nell'ultimo scorcio della sua esistenza umana e politica, diviso tra l'amore di due donne, circondato da vitelloni dell'ultima ora, da gerarchi in lite fra di loro.
Caro Tonino
di Manlio Cancogni
editore: Diabasis
pagine: 63
All'indomani della tragica alluvione che scosse la Versilia, Manlio Cancogni fissò sentimenti e stati d'animo, suoi e della sua terra, in un racconto scritto sotto forma di lettera, indirizzata al fondatore di Italia Nostra, Giuseppe Cederna. Cancogni racconta come l'Alta Versilia fu distrutta dall'irrompere di un evento imperscrutabile, minaccioso. L'alluvione fece esplodere la terra e con essa il panico fra la gente del posto. Un abitato come Cardoso, dove confluiscono tre torrenti, divenne, per chi ci viveva, una trappola mortale. Cancogni dell'evento non fa semplicemente una cronistoria ma accompagna il prima e il dopo con inserti autobiografici.
Sposi a Manhattan
di Manlio Cancogni
editore: Diabasis
pagine: 238
Il libro ripercorre il momento della difficile conversione al cattolicesimo di Manlio Cancogni dal racconto del viaggio sull'Orient Express, da Firenze (dove aveva lasciato la promessa sposa Rori, compagna di una vita) ad Atene, dove aveva accettato un posto come insegnante di italiano nel cruciale 1942, passando per quello a Northampton, Massachusetts, nel 1969, come professore di Letteratura italiana allo Smith College, fino al doloroso ritorno a New York nei giorni della malattia della figlia, e a un matrimonio a Manhattan. Il sentimento di attesa, la riflessione mai sopita o indulgente sul proprio passato (le amicizie, gli amori, le passioni da dandy): il tutto affrontato con le armi di una sincerità disarmante.